Segreti in tavola
Amate di più l’aglio o la cipolla? beh se per voi questo è un vero dilemma potete utilizzare lo scalogno, anzi lo scalogno di Romagna IGP. E’ una varietà di allium dalla forma slanciata e dal sapore delicato ed è un pilastro della tradizione gastronomica dell’Emilia-Romagna. Le sue origini affondano nelle antiche coltivazioni della regione, dove sin dall’epoca romana era apprezzato per le sue qualità aromatiche e terapeutiche.
Infatti, la storia dello scalogno di Romagna IGP è intrecciata con la storia stessa delle colline emiliane. La sua coltivazione risale a secoli fa, quando gli abitanti della regione scoprirono le virtù di questo bulbo, capace di prosperare in terreni calcarei e sotto un clima mite. Da allora, la sua produzione si è tramandata di generazione in generazione, preservando gelosamente i segreti della sua coltivazione e della sua lavorazione.
Ciò che rende lo scalogno di Romagna IGP così speciale sono i suoi segreti di produzione. Coltivato in aree specifiche delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, deve seguire rigorosi criteri di qualità e tracciabilità per ottenere il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). I contadini locali custodiscono con cura le tecniche tradizionali di coltivazione, rispettando i tempi della natura e evitando l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
Lo scalogno di Romagna IGP è un ingrediente versatile che conferisce un tocco raffinato a numerosi piatti della cucina emiliana. La sua dolcezza delicata e il suo aroma sottile lo rendono perfetto per condire salse, insaporire carni e pesci, e arricchire zuppe e stufati. La sua consistenza croccante lo rende ideale anche per essere consumato crudo, nelle insalate o come guarnizione per piatti freddi.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola)