Ma quanto mi piacciono gli spaghetti con le vongole? e non solo d’estate!!! Beh, questa ricetta rappresenta uno dei piatti più iconici e amati della cucina italiana, con radici profonde nella tradizione culinaria della Campania e della Sicilia. La storia di questa prelibatezza marina risale a diversi secoli fa, quando i pescatori della costa italiana cominciarono a combinare la ricchezza del mare con la semplicità della pasta.

Le origini esatte degli spaghetti con le vongole sono difficili da tracciare, probabilmente la ricetta è nata, come dicevamo, nelle regioni costiere dell’Italia meridionale. La combinazione di ingredienti di alta qualità, come le vongole fresche e gli spaghetti, riflette la filosofia culinaria italiana di utilizzare ingredienti locali e di stagione.

Uno degli aspetti più affascinanti di questa preparazione è la sua versatilità. Ci sono due varianti principali: “bianco” e “rosso”. Gli spaghetti con le vongole in bianco si preparano con aglio, olio extravergine d’oliva, prezzemolo e peperoncino. Questa versione mette in risalto i sapori delicati delle vongole, evidenziando la freschezza del mare. Dall’altra parte, la versione rossa aggiunge pomodori freschi o pelati, creando una salsa più ricca e intensa.

Il segreto di una buona preparazione risiede nella scelta degli ingredienti. Le vongole devono essere freschissime, con il guscio ben chiuso. Gli spaghetti di alta qualità. L’aglio deve essere tagliato sottilmente per donare un sapore equilibrato, mentre il peperoncino aggiunge un tocco di piccantezza.

Come si preparano? Si inizia pulendo le vongole, che possono contenere un po’ di sabbia, che vanno poi, fatte aprire in padella con aglio e olio, a questo punto, si aggiunge il prezzemolo fresco e il peperoncino, creando una base aromatica. Nel frattempo gli spaghetti vengono cotti al dente e tuffati nel sughetto con le vongole, permettendo loro di assorbire i sapori del mare.

Qual è il vino ideale da abbinare a tanta bontà? Lo chiediamo a Daniela Scrobogna Responsabile della Didattica della Fondazione Italiana Sommelier.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola)