Good Life

07.11.2022

Più del riciclo, più della differenziata: se bazzichi social come Instagram o Pinterest, saprai che una tendenza sempre più diffusa è quella dell’upcycling, che, per quanto somigli al riciclo, è qualcosa che va oltre. Si tratta di un termine che identifica ancor più precisamente una pratica molto comune: quella del riutilizzo di certi oggetti e materiali di scarto. Ma allora qual è la differenza rispetto al riciclo? Il riciclo, in inglese “recycling”, è semplicemente il processo che porta alla conversione di determinati materiali di scarto in nuova materia o in nuovi oggetti derivanti da quella materia recuperata. L’upcycling è invece qualcosa di più creativo e quotidiano, più immediato. Praticare l’upcycling significa dare una nuova vita a qualcosa che possediamo e che non svolge più la sua funzione primaria. Utilizzare uno scolapasta come vaporiera, trasformare un paio di vecchi jeans in una borsa. La differenza sostanziale, insomma, sta nel modo in cui vengono riutilizzati e riproposti i materiali di scarto. Ciò che solitamente in italiano intendiamo come “riciclo creativo” potrebbe corrispondere meglio alla definizione di upcycling, dal momento che significa trovare una nuova forma e un nuovo utilizzo a qualcosa di esistente. Il riciclo più puro, invece, si riferisce per lo più allo smaltimento corretto nella raccolta differenziata, quando gettiamo materiali che possono essere recuperati dal punto di vista della trasformazione in nuova materia.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato al nuoto)