Travel Experience
Dispersa nell’Oceano Atlantico Meridionale, ad una distanza di circa 1900 km dalla costa dell’ Angola si trova l’isola di Sant’Elena, un territorio britannico molto lontano dalla madre patria.
Scoperta da una spedizione portoghese a cui partecipò il nostro Amerigo Vespucci nel 1502, nel 1600 passò ai portoghesi ed infine agli inglesi.
Isole così sperdute erano importanti per le grandi potenze in quanto rappresentavano dei porti sicuri per le navi che circumnavigavano il pianeta e Sant Elana è veramente sperduta, credetemi.
Queste isole erano anche utilizzate come luogo di esilio per personaggi scomodi tanto che la Sant’Elena è legata indissolubilmente a Napoleone che vi trascorse i suoi ultimi anni di vita.
Ma qui venne anche esiliato, sempre dagli inglesi un leggendario re zulu, Dinuzulu ka Cetshwayo (non mi dire che non lo sai pronunciare!) oltre a 5000 prigionieri Boeri.
Insomma una prigione a cielo aperto. Vivere qui non è certo una passeggiata e per i Santi, così si chiama la popolazione di Sant’Elena, le difficoltà non sono poche.
Per raggiungere l’isola c’è un volo alla settimana da Johannesburg che deve atterrare su una pista estremamente impegnativa a causa dei venti; per le merci invece due navi cargo approdano ogni 45 giorni circa, rifornendo di cibo, benzina e di tutto quello che serve per vivere.
Insomma una vita molto avventurosa a cui però i 4000 abitanti non saprebbero rinunciare.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Tulum)