Travel Experience
Amici oggi vi voglio portare nella seconda città dell’Olanda, Rotterdam.
Al mio arrivo la prima cosa che ho visto è che Rotterdam si sviluppa a partire dalla stazione ferroviaria fino al porto e passeggiando tra le vie ho potuto notare che la zona è
quasi tutta moderna, di storico infatti resta ben poco, a causa del terribile bombardamento del 1940.
Si salvarono solo il municipio, il vecchio ufficio postale e la Chiesa di Saint Laurens.
L’unico quartiere che rimase quasi del tutto intatto durante i bombardamenti è Delfshaven, nella parte occidentale della città.
Il centro storico che ho subito visitato è anche la parte più vivace della città. Imperdibile una visita al ponte Willemsbrug: il ponte che conduce al quartiere di Feyjenoord. Chiamato anche il ponte rosso, attraversandolo ho potuto godere di una delle migliori viste sullo skyline di Rotterdam!
La mia curiosità era soprattutto lo spettacolare Markthal, il mercato alimentare più grande dell’Olanda!
La struttura comprende infatti 95.000 mq, è alta 40 m e, oltre al mercato, ospita anche uffici e appartamenti!
Il mercato venne inaugurato nel 2014 direttamente dalla regina dei Paesi Bassi e, da allora, è una delle attrazioni più amate e visitate della città!
Al suo interno ho passato davvero ore e ore trovando tantissimi prodotti tipici olandesi.
La vera attrazione del mercato è il gigantesco murales, chiamato Cornucopia e creato dagli artisti Arno Coenen e Iris Roskam.
Su questa immensa parete erano rappresentati tutti i prodotti che poi ho ritrovato tra le bancarelle del mercato!
Il top doveva arrivare in centro con le famose Case Cubiche di Piet Blom, chiamate in olandese Kijk-Kubus.
Si tratta di un particolare progetto architettonico che consiste in edifici a forma di cubo rovesciato, ideato dall’architetto Piet Blom negli anni ’70.
La cosa più spettacolare è che queste case sono veri e propri appartamenti residenziali! Quelli non aperti al pubblico per le visite erano abitati, emi hanno fatto pensare che sicuramente non deve essere facile adattarsi agli spazi particolari di queste strutture, caratterizzati, ad esempio, da pareti non dritte.
Alcune case erano invece adibite a museo ed è stato possibile visitarle all’interno, e nonostante il muro storto, la guida era di ottimo umore.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Cardiff)