Segreti in tavola

11.11.2018
Radicchio di Verona
PLAY

Sapevate che il radicchio di Treviso non è l’unico radicchio rosso? Quello di Verona ha lo stesso colore, si può mangiare sia cotto che crudo ed è disponibile per gran parte dell’anno.

Il radicchio di Verona è anche un prodotto sano e genuino, tanto che gli è stato riconosciuto il marchio europeo IGP. Oltre che a Verona, si coltiva anche in provincia di Vicenza e Padova, in Veneto, ed è uno dei prodotti d’eccellenza del nostro territorio.

Il radicchio di Verona si distingue per l’inconfondibile forma a cuore e per la particolare croccantezza delle foglie, oltre che per il colore rosso intenso con la nervatura principale molto grande e bianca. Il sapore è leggermente amarognolo.

Esiste in due tipologie, precoce e tardivo. Il primo si inizia a raccogliere dal primo ottobre, mentre il radicchio tardivo è disponibile da dicembre, e deve essere sottoposto a un processo di imbianchimento prima della messa in commercio. Le differenze tra le due tipologie si ripercuotono anche sul sapore e sulla consistenza, perché il radicchio precoce è più morbido e ha un gusto più deciso, mentre quello tardivo è più croccante ma ha un sapore più delicato.

Il radicchio è un ottimo alleato della nostra salute, soprattutto durante la stagione invernale: contiene tante vitamine, in particolare la C, la E, la K e quelle del gruppo B; e poi tanti sali minerali, soprattutto magnesio, ferro, manganese, fosforo e calcio. Ha un’elevata percentuale di acqua e quindi ha effetto depurativo e diuretico, oltre a essere ricco di sostanze antiossidanti che aiutano a prevenire l’invecchiamento cellulare.

E se non vi piace molto il sapore amaro, vi svelo un segreto: le nervature bianche del radicchio di Verona hanno un sapore veramente dolce e delicato, in grado di contrastare l’amarognolo del resto della foglia. Non le eliminate!

Ecco una classica ricetta con il radicchio di Verona IGP:

Risotto al radicchio di Verona IGP e Amarone della Valpolicella (da http://www.radicchiodiverona.it)

Ingredienti (per 4 persone)
2 cespi di Radicchio di Verona IGP
3 scalogni
2 l di brodo vegetale
2 cucchiai di olio Garda DOP
320 g di riso vialone nano veronese IGP
100 ml di Amarone della Valpolicella DOCG
40 g di grana padano grattugiato
Pepe nero macinato al momento
Sale

Pulite il radicchio eliminando le foglie più esterne e affettatelo grossolanamente. Lavatelo e asciugatelo con uno strofinaccio pulito o con la centrifuga da insalata per poi tritarlo con un grande coltello su un tagliere. Fate riscaldare il brodo. In una pentola da minestra versate l’olio Garda DOP e lo scalogno tritato finemente facendo soffriggere a fuoco dolce. Quando lo scalogno sarà ben dorato, alzate la fiamma, unite il riso e tostatelo per un minuto. Versate l’Amarone e lasciatelo evaporare completamente. Aggiungete 4-5 mestoli di brodo bollente, continuate la cottura unendo il brodo man mano che viene assorbito, mescolando di tanto in tanto, 5 minuti prima della fine del tempo di cottura del riso, unire il radicchio e regolare di sale. Mescolate continuamente fino a fine cottura. Spegnete il fuoco, mantecate con il grana padano grattugiato e tenetelo coperto per un paio di minuti. Prima di servirlo spolverizzatelo con scaglie di grana.