Good Life

24.04.2025

Oggi ti porto in Sicilia, nella Valle del Belice, ma anche in Campania, vicino Benevento, nella Valle del Fortore,  alla scoperta di un vero e proprio miracolo della natura: il Pomodoro siccagno, un frutto che cresce praticamente senza acqua, sfidando la siccità e regalando sapori intensi e autentici. E’ coltivato principalmente nelle zone interne della nostra meravigliosa Penisola, ed è il simbolo di un’agricoltura resiliente e rispettosa dell’ambiente. Il segreto del pomodoro siccagno sta nel suo adattamento a condizioni estreme. Questa varietà non ha bisogno di irrigazione, grazie a terreni ricchi di potassio e a un clima caldo e secco, e sfrutta l’umidità naturale del suolo e le rugiade notturne. Il suo colore rosso intenso, la polpa zuccherina e l’alta concentrazione di vitamine A e C, licopene e antiossidanti lo rendono un vero toccasana per la salute. Questo prezioso frutto rosso, viene piantato, coltivato e raccolto a mano, senza l’uso di sostanze chimiche o ogm riducendo, quindi, al minimo l’impatto ambientale e preservando la fertilità del suolo. Ma il pomodoro siccagno non è solo una storia di resistenza: è anche una scelta etica. In un’epoca in cui la siccità è una minaccia sempre più concreta, questa coltivazione dimostra che è possibile produrre cibo di qualità senza sprecare risorse idriche. Che sia fresco, trasformato in passate, salse o pomodori secchi, il suo sapore unico conquista il palato di chi lo prova: un esempio di come l’agricoltura possa essere sostenibile, tradizionale e innovativa allo stesso tempo. Un piccolo frutto che racconta una grande storia di rispetto per la terra e per il futuro. Buona scoperta!