Segreti in tavola
Oggi, domenica 2 ottobre è il Pollo Arrosto Day, giornata istituita per celebrare il secondo piatto più amato dagli italiani e raccontare le sue diverse “anime”, da quella familiare a quella popolare delle rosticcerie, a quella gourmet. Un piatto che mette d’accordo tutti, consumato dal 95% della popolazione e in tutte le culture. Il 74% degli italiani (40 milioni) lo mangia almeno una volta al mese; il 39% una volta a settimana e il 32% due volte (soprattutto i giovani), e senza salse (40%). Tra le ragioni del suo successo – fa notare Unaitalia – la versatilità e la trasversalità, anche culturale, del pollo che con 21.43 kg pro-capite continua ad essere la carne più consumata nel Belpaese.
Mani o forchetta? Questo il tema della sesta edizione che vede protagonista, tra gli altri, la chef Cristina Bowerman (1 stella Michelin) che ha realizzato una sua personale versione del pollo arrosto per l’occasione, il Pollo arrosto con kimchi di pesca (ricetta di origine coreana fatto con pesche fermentate e spezie ndr) e insalata con parisienne di pesche”.
E se l’abitudine di mangiare il pollo arrosto con le mani o le posate sembra dividere ancora gli italiani a metà (53% vs 47% ma di questi solo il 12% lo fa per rispettare il galateo) – negli anni continua a crescere il fenomeno street food (+48% fra il 2014 e 2019 — dati Coldiretti ; +21,3% nel 2021 dati Deloitte) Un gesto sdoganato oggi anche dal galateo che ora dice “con le mani si può”. In occasione del Pollo Arrosto Day, l’Accademia italiana del Galateo, ha riscritto infatti le regole dell’assaggio in un manifesto con 10 spunti e consigli per gustare il pollo arrosto con le mani: si va dal non farlo mai al primo appuntamento, al mettere a proprio agio i commensali, come fece la regina Margherita (che afferrò una coscia di pollo per mettere a proprio agio lo zar Nicola I in difficoltà nel disossare il pollo); al gustarlo con tre dita, come faceva la nobiltà rinascimentale. Ma senza alzare il mignolo. Il manifesto sarà firmato il 2 ottobre da tutti i protagonisti del Pollo Arrosto Day.
Da non trascurare l’aspetto nutrizionale delle carni bianche che influiscono anche sul buonumore. Per il professor Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell’Università Campus Biomedico di Roma: “Le carni bianche, come pollo e tacchino, oltre ad essere ricche di proteine nobili e ad avere pochi grassi, e tra questi prevalgono quelli buoni come omega-6 e omega-3, contribuiscono ad aumentare il benessere perché sono ricche di triptofano, che poi si converte in serotonina, importante per il buonumore. Sono leggere e nutrienti, non appesantiscono o rallentano la digestione. E sono indicate in qualunque fascia d’età, dai bambini agli anziani. Per il pollo arrosto fate attenzione alla pelle, che è grassa e sarebbe meglio eliminarla”.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato all’international coffee day)