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Torna OpenHouse Milano, 10 e 11 ottobre. L’evento dal 2016 apre gratuitamente per un weekend le porte dell’architettura di Milano
Sabato 10 e domenica 11 ottobre torna OpenHouse Milano, un intero weekend in cui accedere gratuitamente, supportati da guide specializzate e volontarie, a edifici pubblici e privati dal notevole valore architettonico. L’edizione 2020 della OpenHouse Milano, la numero 5, sarà un’edizione straordinaria caratterizzata da un palinsesto ibrido fisico e digitale e da ampi contenuti speciali.
Il programma di aperture fisiche sarà una selezione di 25 siti che permetteranno di osservare da vicino la complessità di una città in trasformazione ma connotata da un heritage corposo e distintivo da scoprire nei vari sestieri – PortaOrientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina – in cui era anticamente suddivisa. Nel rispetto delle politiche vigenti, gli accessi sono contingentati e tutte le visite del weekend sono su prenotazione dal sito dedicato.
Alcune anticipazioni del palinsesto di aperture sono Area Mind, il progetto in fase di realizzazione nell’area Expo,un progetto di uffici all’interno di Palazzo Montecatini di Giò Ponti, Palazzo Visconti, Casa Boschi di Stefanoe Casa Lago dove sarà possibile visitare l’esclusiva mostra Living Women realizzata in collaborazione con Casa degli Artisti Milano. Ci sarà la possibilità di visitare studi di architetti e showroom d’autore, complessi residenziali dove il green è protagonista, ma anche hotel storici.
Arricchiscono il programma alcuni itinerari da effettuare in esterna come quello proposto dalla rivista Abitare “Milano, Moderno da salvare” per sensibilizzare i visitatori sulla tutela dell’importante patrimonio architettonico del ‘900 che caratterizza la città, oltre al percorso dedicato alla riqualificazione delle periferie a cura di Atlante Periferico, progetto di Super Festival delle Periferie. Sarà possibile partecipare anche al tour gestito da Museolab che coinvolgerà zona Tortona e l’area che si estende dietro in Naviglio Grande, per conoscere dal vivo alcune delle architetture post industriali più rilevanti della città.
Le aperture digitali
Il programma di aperture digitali coinvolgerà, invece, le case e gli studi privati che saranno aperti con dirette social per restituire l’esclusività dell’evento che accade, non ripetibile. Protagonista tra le aperture digitali sarà il percorso dedicato all’interior curato da Living, il magazine di interior, design e lifestyle del Corriere della Sera, grazie all’apertura di case e studi privati di designer e architetti sulle pagine della rivista come la casa studio del designer Antonio Aricò, lo studio della designer Serena Confalonieri, e altri magici spazi da conoscere per ispirarsi e trovare nuovi spunti creativi. Alle aperture offline e online, si aggiunge il palinsesto di contenuti speciali con una serie di interviste ed approfondimenti realizzati con il coinvolgimento di esponenti della scena creativa milanese, che racconteranno le proprie esperienze professionali, progetti e curiosità.
Tra artisti, architetti, critici, curatori, galleristi, fotografi, professionisti nel campo del real estate, tutte le conversazioni avverranno sullo sfondo di magnifici siti o all’interno di spazi esclusivi legati alla narrazione di chi parla. Spazi e voci, architettura e arte, interiors e cantieri, studi e luoghi iconici della città: come un grande canale on demand i contenuti saranno fruibili durante la manifestazione e anche in seguito dando vita ad un corpus di testimonianze attuale e composito. Tra le interviste ci sarà il contributo dell’artista Edoardo Tresoldi che racconterà il suo studio, Elisa Polistorica e critica dell’architettura, con la quale si entrerà nella galleria Massimo De Carlo (Corbellini -Wassermann).
Per saperne di più: openhouse