Travel Experience
Amici oggi vi porto in Francia ma molto vicini all’Italia, andiamo a Nizza. Io ci sono arrivato dopo un weekend in Liguria e con l’auto in poche ore sono arrivato in una cittadina che ai miei occhi si è distinta per gioia di vivere e multiculturalismo, mostrandomi un turismo internazionale vera risorsa principale del territorio. La “Promenade des Anglais”, luogo ideale per passeggiare, fare jogging e rilassarsi in riva al mare, come suo fiore all’occhiello. Guai però a considerare Nizza solo una località mondana e balneare. La città vecchia, il porto, le chiese, i musei e le colline tutt’attorno mi hanno mostrato l’immagine di una città dalla storia millenaria, fieramente consapevole della sua unicità nel panorama francese ed europeo. La mia visita è cominciata dalla città vecchia, il perché è presto detto: è nella parte vecchia (veille ville) della città, infatti, che vive il “genius loci” nizzardo. La prima cosa che mi è balzata agli occhi è la somiglianza con i carrugi di Genova. Vicoli stretti e tortuosi, case colorate e un brulicare di umanità varia sparsa tra negozi tipici, ristoranti, bar, boutique e mercatini comunali. Il più celebre è senza dubbio il mercato dei fiori che si svolge dal martedì alla domenica sul Corso Saleya (il lunedì spetta al mercato dell’antiquariato). Ma non c’è solo questo. Il centro storico di Nizza è un piccolo gioiello barocco, la cui testimonianza più importante è rappresentata dalla Cattedrale di Santa Reparata (Piazza Rossetti) sede del vescovado cittadino e monumento storico di Francia. Ho proseguito poi con la Promenade des Anglais il lungomare di 7 chilometri che collega il porto con l’aeroporto della città, paradiso per i runners e i rollers di tutto il mondo, abituati a divertirsi sul larghissimo marciapiede senza intralciare i numerosi passanti. Ma, per quanto la “Prom”, come la chiamano gli abitanti di Nizza, sia uno dei posti in assoluto più indicati per tenersi in forma è anche il suo opposto: come l’ho vissuto io è uno dei luoghi migliori per oziare comodamente seduti sotto i suoi pergolati e sulle leggendarie sedie blu.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato al Masai Mara)