Travel Experience
Dopo essermi fatto una discreta cultura sulla materia Mercatini di Natale, avendone approfondito l’origine, le differenze ed averne visitati alcuni tra i più famosi in Europa, oggi vi voglio portare in quella che a mio parere è la culla del Natale in Italia, Napoli.
Oggi visiteremo la Napoli dei presepi. Dimentichiamo quindi le origini nordiche dei mercatini ed impariamo qualche cosa sull’italianissimo presepe.
La storia del primo presepe è legata a San Francesco e la si fa risalire al 1223. La prima rappresentazione raffigurava Gesù Bambino in una mangiatoia.
Evidentemente, per quanto raccogliesse in se tutto lo spirito del Natale, dovette sembrare un po’ misera agli artigiani napoletani che, dal millesettecento, iniziarono a creare delle vere e proprie rappresentazioni della vita quotidiana che si svolgeva intorno alla capanna in cui nacque Gesù.
Nel presepe vennero introdotti quindi tanti personaggi, in totale 72, che divennero attori, insieme al bambinello.
Il pastore Benino, il cacciatore, il pescatore, la lavandaia o Zi’ Vicienzo e zi’ Pascal, personaggi tipici della quotidianità napoletana del tempo, che come per incanto, entrarono in questa rappresentazione sacra.
La strada di Napoli che storicamente raccoglie le botteghe dei tanti maestri del presepe napoletano è via San Gregorio Armeno un vero gioiello che dai primi di novembre fino a tutto dicembre diventa anch’essa un presepe vivente riportandoci alle atmosfere rappresentate dai De Filippo o da Luciano De Crescenzo che hanno raccontato a tutti noi questo mondo incantato.