Travel Experience
Il luogo in cui vi accompagnerò oggi è uno scoglio di poco più di 10 km quadrati che si erge fino a 645m slm ed il cui nome è noto in tutto il mondo. Oggi visiteremo Montecristo, isola disabitata dell’arcipelago toscano e resa famosa dal romanzo di Alessandro Dumas: Il Conte di Montecristo. L’isola è un luogo meraviglioso, di una bellezza che lascia senza fiato, ma il cui equilibrio è estremamente fragile e proprio per la sua fragilità questo santuario della natura è inserito in numerosi programmi di protezione. La storia dell’isola è molto antica ed affascinante, così come lo sono le tante leggende e misteri che la avvolgono e che già in epoca napoleonica ne avevano fatto luogo ideale per ambientarvi il romanzo di Dumas. Ma veniamo alla sua splendida natura. Innanzitutto proprio grazie al suo isolamento, Montecristo conserva una fauna ed una flora uniche. Specie che in passato erano diffuse in tutto il mediterraneo, qui hanno trovato un habitat perfetto ed il riparo dall’estinzione. L’Erica Arborea, i lecci millenari o la popolazione di capra di Montecristo, raro esempio di capra selvatica trovano qui un ambiente ideale. I luoghi da ammirare sono poi tantissimi. Insenature dal mare turchino da cui scorgere poco più a largo delfini e cetacei o rilievi, come quello del Monte della Fortezza, da cui godere di un panorama incommensurabile. Come vi dicevo il luogo e incantevole ed è proprio per mantenerlo così che le visite sono contingentate. Pensate che ogni anno è visitabile solo per un totale di 25 giorni programmati e per ciascuno di questi giorni al massimo possono partecipare 75 persone. Più esclusiva di così.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Doolin)