Travel Experience

12.12.2021
Monastero di Santa Caterina
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Esiste un luogo sacro per il Cristianesimo, l’Ebraismo e l’Islam. Un luogo che racchiude da millenni inestimabili tesori protetti da un piccolo numero di monaci dalla fede incrollabile. Non siamo in un libro di Dan Brown, ma siamo in un luogo che di libri ne ha ispirati veramente tanti: il monastero di Santa Caterina.
Partiamo da Dahab e subito veniamo fermati al primo posto di blocco ” wereugo” ci chiede il militare, data la destinazione, alza la sbarra e ci fa passare. Dopo pochi chilometri nuovo posto di blocco al bivio per santa Caterina, stessa domanda stessa risposta, altra sbarra che si solleva. Lo scenario qui cambia, dal deserto montuoso tipico del Sinai dove le montagne si rincorrono senza sosta, ci si apre alla vista una immensa pianura desertica. Arriviamo alle pendici del monte Sinai , il villaggio di egiziano non ha nulla, gli alberghi hanno la tipica architettura delle nostre zone di montagna, mi par di essere all’Abetone, del resto anche qui nevica! Lasciata la macchina proseguiamo a piedi fino a raggiungere il monastero.
Le possenti mura, il Katholikon con il reliquario di Santa Caterina, il roveto ardente, il museo delle Icone e la biblioteca, di cui solo una minima parte è visitabile. Tanti tesori vengono custoditi nel monastero di Santa Caterina. Attenzione però prima di mettervi in marcia accertatevi che il monastero sia aperto, in fatti i monaci che amano i visitatori come un dito nell’occhio, in particolari giorni della settimana chiudono e credetemi non ci sono santi che tengano per fargli cambiare idea.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato all’Isola di Santa Lucia)