Segreti in tavola
Croccanti, delicate, dalle mille sfumature di verde – e non solo. Le lattughe sono tra le protagoniste assolute delle nostre insalate, ma spesso ne conosciamo solo una piccola parte. In realtà, dietro al nome “lattuga” si nasconde un mondo di varietà, tradizioni agricole e usi gastronomici.
Il nome “lattuga” deriva dal latino lactuca, per via del lattice bianco che fuoriesce dal gambo reciso. Nell’antichità, oltre che come cibo, era usata per le sue proprietà calmanti e digestive
La Lactuca sativa, questo il nome botanico, si presenta in molte forme.
Le principali tipologie coltivate e consumate in Italia sono:
- Lattuga romana: dalla forma allungata e foglie spesse e croccanti. È perfetta nelle insalate, ma ottima anche grigliata o stufata.
- Lattuga cappuccio: forma tondeggiante e foglie più morbide. Si distingue in verde e rossa, ed è la più usata nelle classiche insalate.
- Lattuga batavia: simile al cappuccio ma con foglie più arricciate e consistenza più croccante.
- Lattuga iceberg: compatta e croccante, con foglie pallide e fresche. Molto usata nella ristorazione veloce.
- Lattughino: varietà tenere e giovani, spesso vendute in mix da insalata, con colori che vanno dal verde chiaro al rosso violaceo.
La lattuga ama i climi temperati e si coltiva praticamente in tutta Italia. È una pianta rustica che si adatta bene sia al campo aperto sia alla coltivazione in serra. Le regioni con una produzione particolarmente importante sono Campania, Lazio, Puglia e Veneto.
La coltivazione richiede un suolo ben drenato e ricco di sostanza organica. Si semina quasi tutto l’anno, grazie alla presenza di varietà precoci, tardive e resistenti al freddo o al caldo. In campo aperto, le raccolte principali si concentrano in primavera e autunno, ma in serra la lattuga si può trovare anche d’inverno.
Negli ultimi anni si è sviluppata molto anche la coltivazione idroponica, soprattutto in ambienti controllati e vertical farm.
La lattuga è molto più versatile di quanto si pensi. Se è vero che il suo uso più comune è cruda, in insalata, esistono anche preparazioni cotte: dalla lattuga brasata con aglio e olio, a quella usata nei ripieni o nelle zuppe primaverili.
Le foglie più tenere si sposano bene con condimenti delicati, mentre le varietà croccanti resistono a salse più saporite. Ma, secondo me, il vero segreto è utilizzare la lattuga per preparare salutari centrifugati e smoothies.