Travel Experience

01.06.2021
Memphis, capitale della musica
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Amici di viaggio oggi vi parlo di Memphis, la città sul fiume Tennessee dove Elvis Presley incise i suoi migliori album. Qui c’è anche la sua casa, considerata un vero santuario della musica nonché patria del Blues, del Rock’n’Roll e del Soul.
Memphis appena arrivato mi ha fatto capire che l’intera città è Elvis Presley, ma è anche la città della musica Black.
Memphis infatti è dove vennero organizzate le prime marce per l’integrazione razziale e, ancora oggi, girando per la città ci si accorge che ha una delle più alte concentrazioni di popolazione nera degli States. Memphis purtroppo è anche dove fu assassinato Martin Luther King, non a caso uno dei luoghi che ho voluto visitare è lo splendido Museo dei Diritti Civili.
A Memphis mi sono commosso, divertito, emozionato. Ho cantato, ballato ed ho imparato tanto. Ho raggiunto la città in macchina, partendo da New Orleans. Da grande fan della musica ho voluto provare un’esperienza pazzesca andando al Sun Studio, il mitico studio di registrazione, radio ed etichetta discografica: una meta cult perché è qui che nacque il Rock’n’Roll.
Fu proprio qui che nel 1956 il proprietario del Sun, Sam Phillips, chiuse in una stanza il leggendario Million Dollar Quartet: Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Carl Perkins ed Elvis Presley. I 4 miti in erba andarono avanti per più di un’ora a cantare e registrare brani, dando vita alla più famosa seduta d’incisione della storia della musica contemporanea. E sempre qui io ho provato il brivido di cantare dal microfono usato da artisti del calibro di B.B. King e Roy Orbison. La visita è guidata, in modo originale: con un dj a fare da speaker, che ci ha condotto tra le stanze dello studio, tra vinili, chitarre, registrazioni storiche, foto e cimeli. Per concludere ho fatto un po’ di shopping rock nel piccolo punto vendita pieno di chicche! Come dei vinili originali degli anni 60 di artisti meno conosciuti ma anche loro musicisti straordinari.
Non ero abbastanza sazio di musica e mi sono fatto portare alla Stax la storica casa di produzione ed etichetta che grazie alle incisioni di artisti del calibro di Otis Redding, rese grande l’impero del soul. Oggi la Stax, ospita il Museo della Musica Soul, che vi consiglio! Il momento più divertente è quando ci hanno portato in una sala dove con sottofondo soul, ci hanno chiesto di esprimere noi stessi ballando! Devo dire che è stato molto liberatorio, tutta quella musica in un solo giorno, mi ha fatto pensare al mito di Elvis, ed alla frase “Il Re è morto viva il Re.”

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Saint Barth)