Segreti in tavola
Se pensate che le insalate siano tutte uguali, vuol dire che non avete mai provato l’insalata di Lusia IGP.
Pensate che è così buona e genuina che si tratta dell’unica lattuga in tutta Europa a poter vantare il riconoscimento IGP, ed è un prodotto tutto italiano.
Per la precisione, l’insalata di Lusia si produce in vari comuni delle province di Rovigo e Padova, in Veneto. Si presenta nelle due varietà Capitata, o Cappuccia, e Crispa, o Gentile.
Le prime coltivazioni di insalata a Lusia risalgono addirittura al 1836, e rappresentavano una novità rispetto alle classiche colture del Polesine, cioè grano e mais. Questo è dovuto al particolare tipo di terreno dell’area, molto leggero e con una forte componente sabbiosa, più adatto all’orticoltura. Inizialmente la produzione era limitata a un consumo familiare, ma nel secondo dopoguerra si iniziò a commercializzare l’insalata di Lusia anche in altre zone dell’Italia settentrionale. Oggi i produttori che fanno parte del consorzio sono quasi 30.
La particolare bontà e qualità di questa insalata di Lusia IGP è dovuta al terreno ricco di humus e sabbia, depositati nel corso degli anni dalle alluvioni frequenti del vicino fiume Adige. Inoltre il terreno è molto permeabile e favorisce lo scolo della pioggia in eccesso. La falda superficiale di Lusia, a un metro di profondità, garantisce la disponibilità di acqua per tutto l’anno, motivo per cui l’insalata di Lusia viene coltivata per 10-11 mesi all’anno.
Questo prodotto ha proprietà rinfrescanti e depurative, è ricco di vitamina A e C, calcio, ferro e acido folico, ed è ricca di fibre.
Il vero segreto dell’insalata di Lusia, però, è un altro: i sali minerali presenti naturalmente nel terreno e assorbiti da questo ortaggio gli conferiscono un ottimo livello di sapidità, per cui si può consumare senza aggiunta di sale; l’ideale per gli ipertesi!
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a alla Rucola della Piana del Sele)