Segreti in tavola
Siete appassionati di agrumi? Allora dovete conoscere il buonissimo limone Interdonato di Messina. Si tratta di un innesto tra cedro e limone, la cui creazione è attribuita, appunto, al colonnello Giovanni Interdonato alla fine dell’800.
I limoni Interdonato di Messina sono così particolari e gustosi che nel 2009 hanno ottenuto il riconoscimento IGP, anche grazie alle particolari condizioni climatiche e pedologiche della zona di produzione, che interessa tutta la parte ionica della provincia di Messina. Infatti sarebbe difficile ottenere un prodotto simile in un’area che non sia quella tradizionale e definita nel disciplinare di produzione.
Se vi chiedete quali siano le differenze tra il limone interdonato e quello normale, beh la prima e più evidente è sicuramente la forma: il limone Interdonato è allungato, quasi ellittico, di colore giallo ma con le estremità verdi opache. La polpa invece è gialla, e il sapore particolarmente dolce e delicato, meno acido rispetto al limone tradizionale, perché contiene meno acido citrico.
La raccolta del limone Interdonato di Messina è rigorosamente manuale, tramite apposite forbici, e avviene dal 1 settembre al 15 aprile ogni anno.
Grazie al suo sapore particolarmente dolce, il limone interdonato è ottimo anche consumato da solo, e se ne può mangiare anche la buccia! Altrimenti si può semplicemente sostituire al limone in qualsiasi ricetta oppure utilizzare come ingrediente in varie ricette, ad esempio in una fresca insalata.
Un segreto? Per spremere al meglio il succo del limone Interdonato, questo va tagliato in verticale, e non in orizzontale come si fa normalmente con i limoni. In questo modo non ne sprecherete neanche una goccia!
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Pecorino Toscano DOP)