Io abito a Milano, e quante volte per fare shopping ho attraversato la frontiera per arrivare a Lugano, la più italiana delle città svizzere. Per una volta tanto non ho avuto bisogno di una guida, ero io la guida di me stesso. Non voglio parlarvi dei grandi outlet che troverete tutti attorno alla città. Piuttosto di un paesaggio con un panorama meraviglioso. L’arrivo è già mozzafiato perché Lugano si trova in una baia della riva nord del Lago di Lugano, circondata da svariate cime panoramiche.
Sono voluto subito andare nel centro storico e pedonale della città, dove ho potuto subito constatare l’italianità di Lugano con i suoi numerosi edifici in stile lombardo.
Essendoci capitato in primavera una delle cose più belle che ho come ricordo era questa continua esplosione di fioritura di camelia, sembrava di stare in una profumeria.
Lugano ti dà idea di relax, per questo ho voluto visitare uno dei numerosi parchi ricchi di piante subtropicali: il Parco Civico sulle rive del lago. Ho fatto poi una passeggiata sul lungolago costeggiato dal giardino del Belvedere. Il parco era deliziosamente ornato di camelie e di magnolie, di piante subtropicali e di opere d’arte moderne. Uno sguardo verso l’alto mi ha mostrato le due cime che dominano Lugano, i monti San Salvatore e Brè. A questo punto ho punto ripreso l’auto e sono arrivato fin lassù per ammirare il magnifico panorama sulla città, il lago e le montagne circostanti, per poi visitare il villaggio di pescatori di Gandria. Ho apprezzato le temperature mediterranee che facevano fiorire palme e ulivi. Datemi retta se abitate a Milano una volta abbandonate i ritmi caotici e cercate ritmi molto più tranquilli. Andate a Lugano con il solo scopo di sedervi ai tavolini di Piazza della Riforma, che contende alla Piazza Grande di Locarno il ruolo di piazza più bella del Ticino e fate quello che fanno tutti gli svizzeri, mangiate, chiacchierate e godetevi la vita.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Marsiglia)