Travel Experience

04.07.2021
Los Angeles, la lady di Frank Sinatra
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Los Angeles, meglio conosciuta come L A, è l’amore platonico per ogni cittadino americano, non a caso Frank Sinatra cantava L.A is my lady.
Io ci sono arrivato seguendo una scritta gigantesca: Hollywood. Con le sue lettere alte ben 14 metri ciascuna, la famosa Hollywood Sign è praticamente visibile da qualsiasi punto del centro di Los Angeles.
Eretta sul Monte Lee nel 1923, è raggiungibile tramite tre sentieri escursionistici. Io l’ho raggiunta con il più breve, che si estende per poco meno di 5 km dal parcheggio del Griffith Observatory.
Se però non siete amanti delle lunghe passeggiate e delle alte quote, visitate il Lake Hollywood Park per trascorrere una piacevole giornata e ammirare la scritta monumentale da un punto panoramico ottimale.
Qui potrete assaggiare il mio spuntino preferito, il California Roll, preparato con un ripieno di cetrioli, surimi e avocado, presenta l’alga all’interno e il riso all’esterno.
Secondo le leggende locali, il piatto è stato portato a Los Angeles negli anni ’60 da cuochi giapponesi, come variante del sushi adattata ai gusti degli statunitensi.
A pancia piena, mi sono spostato in gruppo in un luogo magico, i Paramount Pictures Studios, per iniziare un tour dei numerosi set e studi di produzione, con un costo molto accessibile che parte infatti da 58 $ a persona acquistando un biglietto standard.
Durante il tour della durata di due ore, Tim, la nostra guida, ci ha portato dietro le quinte degli scenari più famosi di Hollywood, raccontando interessanti aneddoti su questi famosi studi cinematografici, su alcuni dei quali nutro ancora parecchi dubbi, ma d’altronde si sa, Los Angeles è la città delle favole.
Come tutti gli italiani ho voluto chiudere in bellezza con l’Original Farmers Market una tappa imperdibile per gli amanti del buon cibo. Scelto negli anni anche da famosi personaggi di Hollywood come Ava Gardner, Marilyn Monroe, questo mercato è una vera e propria istituzione di Los Angeles fin dal 1934, ed è addentando un hamburger colossale che anche io, novello Sinatra dentro di me, ho solo pensato…L A is my lady.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato ad Atlanta)