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La gioia del Natale. Emozioni e affetto condiviso con i propri familiari in un’atmosfera magica in case addobbate a festa. Facciamo un po’ di storia dei simboli del Natale. L’albero di Natale, assieme al presepe, è uno dei simboli per eccellenza di questa festività. Si narra che i Romani abbellivano le loro domus con fronde di pino e altri sempreverdi, regalandone un rametto come buon auspicio durante le Calende di gennaio, mentre tra i Celti, i sacerdoti e le sacerdotesse Druidi decoravano abeti e pini rossi, simboli di lunga vita, per le celebrazioni del giorno più corto dell’anno. I Vichinghi ritenevano che gli abeti avessero addirittura poteri magici poiché non perdevano le foglie neppure col rigido freddo del Nord Europa. Con l’avvento del Cristianesimo venne consolidata l’associazione abete-vita eterna. Si ha notizia di un albero fatto a Tallin nel 1441, un enorme abete eretto nella piana del Municipio intorno al quale danzavano i giovani in cerca dell’anima gemella. Vi è poi una cronaca dl 1570 di Brema che racconta l’addobbo di un albero, mentre una targa datata 1510, scritta in 8 lingue, a Riga, decreta che il primo albero di Capodanno è stato adornato in città. In Alsazia una cronaca di Strasburgo del 1605 riporta la notizia di alcuni cittadini che, per Natale, portavano a casa addobbi per ornarli con fiori di carta colorati, mele e zucchero. Dopo il Congresso di Vienna, l’albero di Natale dai paesi nordici si diffuse in tutta Europa: in Italia con Margherita di Savoia che, a metà 800, lo allestì nel Quirinale; in Inghilterra, col marito della regina Vittoria, Alberto di Sassonia. La tradizione continua a prosperare, mostrandosi oggi decisamente più sostenibile, con alberi a bassissimo impatto ambientale e certificati; abeti riportati in negozio una volta terminate le festività; abeti artificiali realizzati con materiale riciclato, in plastica o di cartone, oltre a quelli creativi, artistici e home-made.