Good Life
La sete dopo aver mangiato la pizza non è automatica, ma dipende da alcune conseguenze che una pizza non realizzata a regola d’arte può generare. Potrebbe derivare da una maturazione dell’impasto insufficiente, dal tipo di farina utilizzata o dalla qualità e quantità degli ingredienti. Partiamo dal processo di maturazione dell’impasto. L’ideale è un processo di lievitazione che va dalle 24 alle 48 ore ad una temperatura compresa fra i 4 e i 25/26 °C. Garantire questo intervallo di temperature, infatti, è essenziale affinché la maturazione dell’impasto possa avvenire durante la lievitazione. In conclusione, se la maturazione e la cottura vengono effettuate a regola d’arte, la pizza sarà più digeribile e sicuramente più saporita. Un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione è la scelta del tipo di farina. Per ridurre la fastidiosa sensazione della sete notturna, è quindi preferibile scegliere pizzerie che adottano un processo di lievitazione che va dalle 24 alle 48 ore e optare per una pizza con ingredienti semplici, possibilmente con l’aggiunta di verdure. Queste ultime, infatti, contengono potassio, un minerale che contrasta gli effetti del sodio presente nel sale e diminuisce così il senso di sete.
(se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato all‘importanza di assumere molta acqua)