Segreti in tavola

24.09.2022
La pasta fa bene?
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Ebbene sì, la pasta fa bene al nostro corpo perché è al tempo stesso energetica e leggera, amica del cuore e del buonumore.
Cominciamo col dire che la pasta contiene carboidrati ad alto contenuto qualitativo ed è caratterizzata da un basso indice glicemico, quindi viene digerita più lentamente di altri carboidrati, fornendo una più regolare e prolungata fonte di energia.

Sappiamo che i carboidrati sono necessari al nostro corpo: in una dieta equilibrata, il 55% del nostro fabbisogno di calorie giornaliero deve derivare da essi. I carboidrati, essendo zuccheri, contribuiscono all’aumento di energia per l’organismo. Senza gli zuccheri dei carboidrati il nostro corpo avverte un senso di mancamento e debolezza; inoltre, in assenza totale di carboidrati, e quindi di fibre che rallentano il transito intestinale e che “affaticano” in modo sano il metabolismo, comparirà anche l’insonnia o un sonno disturbato, nonostante il fisico comunichi di essere spossato.
Ma quanta pasta bisogna mangiare e quando?
La pasta nelle giuste quantità si può consumare quotidianamente nel contesto di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita e, grazie al suo elevato potere saziante, è indicata anche nelle diete ipocaloriche e pertanto dimagranti. Una porzione di pasta da 80 grammi è adeguata ad una dieta equilibrata. Nei Paesi anglosassoni si utilizza anche un altro metodo per misurare le giuste porzioni di pasta: ad esempio, ad esempio, secondo la British Nutrition Foundation, una porzione di pasta al pomodoro dovrebbe stare nella coppa creata dalle due mani unite, una di spaghetti crudi dovrebbe invece rientrare nello spazio delimitato dal pollice e dall’indice uniti fino a formare una circonferenza pari a due euro.
Non è vero che la pasta non si può mangiare a cena: questo è un mito da sfatare Dagli anni Sessanta ad oggi, una vasta letteratura scientifica, tra cui tre studi pubblicati sulla rivista The Lancet Public Health, aiutano a sfatare falsi miti e luoghi comuni sulla pasta, confermando che mangiare carboidrati a cena, e in particolare la pasta, ricca di Triptofano e Vitamine del gruppo B, potrebbe rivelarsi una scelta oculata, non solo perché se assunta con moderazione “allunga la vita”, ma soprattutto se siamo stressati e soffriamo d’insonnia. Per chi la notte ha difficoltà a dormire – come confermato dall’Istituto Superiore di Sanità – una cena a base di carboidrati può favorire il riposo notturno, stimolando la produzione di serotonina (la molecola del benessere) utile per andare a
dormire più rilassati e sazi. E un sonno lungo e ristoratore è inversamente correlato all’aumento di peso, riducendo gli ormoni responsabili della fame.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Monte Veronese)