Segreti in tavola
Amanti del sushi, a rapporto! Chi di voi ama pure il wasabi? Ma soprattutto, chi sa veramente che cosa si nasconde dietro questa misteriosa salsa verde?
La pianta da cui si ricava la salsa wasabi è conosciuta con il nome di ravanello giapponese o anche, semplicemente, wasabi, ma il suo nome scientifico è Eutrema Japonicum. È della famiglia delle brassicacee, la stessa di broccoli, ravanelli, rafano e senape; e infatti il suo sapore è molto simile a quello del rafano.
Il ravanello giapponese è ovviamente originario del Giappone e cresce spontaneamente in zone fredde, in prossimità dei fiumi, ma è abbastanza difficile da coltivare e di conseguenza è anche piuttosto costoso. E infatti molto spesso il wasabi che mangiamo al ristorante non è vero wasabi, ma un composto di rafano tinto di verde, spesso con spirulina o altri coloranti. Il gusto è simile, ma mentre la piccantezza del rafano è piuttosto aggressiva e duratura, quella del wasabi vero è più delicata, ed è seguita da un gusto dolce.
E’ commercializzato sia in pasta che in polvere, ma quest’ultima ve la sconsiglio, perché il wasabi perde il proprio aroma quando viene essiccato.
Nonostante la salsa non piaccia a tutti, sicuramente nessuno potrà lamentarsi delle sue proprietà benefiche per il nostro organismo: facilita la digestione, ha proprietà antibatteriche e depurative, è ricchissimo di sali minerali, vitamina C e altre sostanze antiossidanti.
Se ha un sapore troppo forte per i vostri gusti, vi svelo un segreto: si può preparare una gradevole maionese che avrà un sapore molto meno intenso ma allo stesso tempo conserverà una nota piccantina! Questa è la ricetta!
Maionese al Wasabi
Ingredienti (4 porzioni):
2 tuorli
Olio di semi di arachidi o olio di mais
Wasabi in pasta
Succo di limone o aceto di riso
Sale e pepe
Preparazione
Aggiungete sale e pepe ai tuorli, poi con una frusta sbatteteli e montateli aggiungendo olio a filo gradualmente, finché la salsa sarà omogenea e corposa. Aggiungete 3-4 grammi di pasta di wasabi, un filo di succo di limone o aceto, e mescolate bene in modo da amalgamare tutto.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento dedicato ai segreti della lecitina di soia)