Segreti in tavola

12.08.2022
I Presidi Slow Food: Claudio D’Alonzo ci svela i segreti del Peperone di Altino
PLAY

Il piccolo paese di Altino, raccolto su uno sperone roccioso che domina la Valle dell’Aventino, dà il nome a piccoli peperoni a corno di colore rosso intenso, chiamati anche peperoni “a cocce capammonte” (a testa all’insù), perché il frutto è rivolto verso l’alto. Quando sono maturi, si raccolgono e si infilzano con un ago e dello spago all’altezza del peduncolo, in modo da creare una lunga collana chiamata “crollo”. Poi si lasciano essiccare all’aria per diversi giorni e, quando non c’è più traccia di umidità, si fanno tostare in forno per qualche minuto oppure si passano velocemente in olio bollente. A questo punto si sbriciolano su primi piatti, sul baccalà, sulle verdure e sulla carne di maiale.
I peperoni secchi, dal caratteristico sapore dolce, possono anche essere polverizzati in antichi mortai chiamati “piloni”. La polvere così ottenuta può essere usata per condire la pasta, per preparare insaccati come la ventricina del Vastese o ancora, come ingrediente di pasta e pane, conferendo all’impasto un colore rosso vivo.
L’origine di questo peperone, detto localmente anche paesanello, probabilmente rimanda all’est europeo e all’introduzione della paprika dai Balcani da parte di popolazioni slave stabilitesi nella provincia di Chieti nel XV secolo. Questo spiegherebbe anche l’abitudine di ridurre in polvere il peperone, caratteristica dell’est Europa.

Stagionalità

Si raccolgono dalla prima decade di agosto quando le bacche raggiungono la tipica colorazione rossa. Seccato è reperibile tutto l’anno.
Nel 2009, per promuovere lo studio, e la conservazione e valorizzazione di questa varietà antica, è nata l’Associazione del peperone dolce di Altino Oasi di Serranella. Ogni anno, in estate, nel centro del paese di Altino, un festival celebra il peperone dolce e le contrade del paese si sfidano proponendo ricette e piatti a base di peperone, quest’anno si terrà il 19 e il 20 agosto.
L’associazione ha recuperato e valorizzato la coltivazione seguendo un disciplinare rigoroso e il Presidio la aiuta a valorizzare i prodotti e a promuovere tra i coltivatori una gestione accorta della semente e un metodo di coltivazione sostenibile.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato allo sciroppo di rose)