Segreti in tavola
Avete mai preso un granchio? No, non mi riferisco al commettere un errore, ma al delizioso crostaceo che non dovrebbe mai mancare in un bel pranzetto di pesce.
I granchi, come sappiamo, sono gustosi crostacei con un carapace molto duro, due grandi chele frontali e otto zampe laterali. Ne esistono tantissime specie, quasi tutte commestibili, con colori e dimensioni anche molto diverse. Senza contare che oltre ai granchi d’acqua salata esistono anche quelli d’acqua dolce, meno diffusi ma altrettanto pregiati.
I granchi sono ottimi per preparare pietanze di tutti i tipi: si possono mangiare da soli, come antipasto o secondo, come ad esempio nella celebre cottura alla catalana; oppure la loro polpa può essere utilizzata per preparare dei gustosi primi, soprattutto se si tratta di esemplari più piccoli.
Anche dal punto di vista nutrizionale i granchi non deludono: hanno un basso apporto calorico ma ottimi livelli di proteine ad alto valore biologico, pochi grassi (ma quelli buoni!), e buone quantità di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, e sali minerali, in particolare ferro e potassio.
I granchi sono crostacei molto diffusi a livello mondiale e abbastanza facili da pescare, ma non altrettanto facili da pulire, preparare e mangiare, soprattutto se non si è familiari con le apposite pinze necessarie alla rottura delle chele.
Ecco quindi qualche segreto per scegliere i granchi e per cucinarli con facilità: innanzitutto i granchi più buoni sono i maschi, che potete riconoscere dall’ala addominale più piccola e appuntita. È consigliabile scegliere granchi di taglia intermedia, perché quelli troppo grandi hanno la polpa più fibrosa e difficile da cucinare, e quelli piccoli ne hanno poca. Per cucinare il granchio basta sciacquarlo sotto l’acqua corrente e poi procedere a una bollitura di circa 5 minuti in acqua salata o brodo di pesce. Quindi, con l’aiuto di un coltello, sollevate l’addome ed eliminate le branchie, i polmoni, e lo stomaco del granchio, lasciando invece la polpa bianca e la parte cremosa. E ovviamente non dimenticate di aprire le chele, con uno schiaccianoci o con le apposite pinze, perché sono piene di polpa squisita!