Good Life
Aumenta l’efficienza decisionale, formativa e relazionale, ottimizza i tempi e le modalità del lavoro altrui anche durante la pandemia, risolve conflittualità e, soprattutto, fa stare bene le persone in azienda. E’ il good vibe manager, una nuova figura professionale che si occupa di far interagire e funzionare tutti gli ingranaggi lavorando non solo sui processi ma anche sull’umore, attraverso toni ironici, sperimentazioni con il gaming e coinvolgimento orizzontale di tutta l’azienda nei processi decisionali. Una figura che ne racchiude altre già esistenti, anche se poco note e utilizzate nel panorama aziendale italiano, come quella del facilitatore, del moderatore, del design thinker, del team builder, del coach e persino dell’animatore. In pratica il good vibe manager è impegnato come facilitatore nella gestione di complessi processi partecipativi verso l’esterno, con enti pubblici, privati e con associazioni, diventando parte integrante dell’azienda e dedicandosi anche ai processi interni. Il good vibe manager è capace di farti sorridere mentre aumenti la tua efficienza del 7.5%, ma soprattutto di stimolare l’attitudine all’innovazione di tutto lo staff e di sgravare in maniera sostanziale gli amministratori da alcune attività strategiche e di gestione del personale. La sua figura si innesta in un più ampio assetto valoriale che prevede l’azzeramento di qualsiasi forma di discriminazione, uguali opportunità di crescita per tutti, trasparenza sui salari e sulle prestazioni aziendali.
(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato ai trucchetti contro la tosse del gatto)