Segreti in tavola
Volete rimanere giovani a lungo? Allora mangiate caviale ed oggi è proprio il giorno giusto perché è il Caviar Day! Il caviale sono uova di storione lavorate e salate, ricchissime di proteine, vitamine, sali minerali e acidi grassi omega3.
La storia del caviale inizia 200 milioni di anni fa con la comparsa degli storioni sulla Terra. Numerosi reperti ritrovati negli scavi e negli scritti di circa 2.200 anni fa, testimoniano l’interesse verso gli storioni di egizi, greci e latini.
la prima testimonianza storica del consumo di un prodotto del tutto simile al caviale che conosciamo oggi, risale al 1240 d.C., a Uglich in Russia. Il consumo in questo paese si diffonde soprattutto grazie alle disposizioni della Chiesa Ortodossa, rendendo il caviale un prodotto della tradizione popolare russa. Nel 1675 lo zar Alexei Michailovich (il secondo Zar Romanov) stabilisce l’esclusiva autorità dello zar nel commercio del caviale. Vent’anni dopo nel 1695 Pietro I il Grande fonda il primo ufficio per la pesca in Astrachan.
In Italia erano presenti tre specie di storioni, ed il caviale era sia prodotto che importato; la Serenissima Repubblica di Venezia importava e distribuiva il caviale prodotto nell’area del mar Nero. Ma, la prima ricetta italiana conosciuta risale alla metà del 1400. A Ferrara diventa una produzione tradizionale basata sulla pesca nel Po, documentata da Cristoforo di Messisbugo, dura fino alla seconda guerra mondiale.
Oggi esistono in commercio anche uova provenienti da altri pesci, ad esempio salmone o lompo, ma per legge non possono essere chiamate caviale.
La zona più produttiva del mondo è quella del Mar Caspio, che comprende quindi Russia, Iran, Azerbaigian, Kazakistan e Turkmenistan.
Ci sono però tantissimi tipi diversi di caviale: il più famoso è sicuramente il Beluga, ma esistono anche tantissime altre varietà che possono piacere o meno a seconda del gusto personale.
Qual è il segreto per riconoscere e degustare un buon caviale? In generale, più il colore è chiaro e più grandi e omogenee sono le uova, maggiore è la qualità del caviale. E non deve puzzare di pesce né avere un sapore troppo salato.
Per degustare il caviale, non bisogna mai utilizzare contenitori o posate di metallo per non alterarne il sapore: se non avete a disposizione i tradizionali cucchiai di madreperla, paradossalmente va bene anche la plastica! Va servito insieme a patate bollite, pane bianco o tartine, con un filo di burro, ovviamente mai cotto né condito con limone. Andrebbe accompagnato da vodka o champagne, ma qualunque vino con le bollicine va bene.
Direi che le caratteristiche sono:
- imprenditoria femminile (unico allevamento di storioni nel mondo di donne)
- sostenibilità a 360°
- allevamento unico al mondo di 10 specie di storioni allevati
L’impianto di allevamento degli storioni è nei possedimenti ittici della Caviar Giaveri nel comune di San Bartolomeo di Breda in provincia di Treviso, dispone complessivamente di oltre 10 ettari di allevamento protetti e controllati dove gli equilibri della specie sono rispettati. Le moderne tecnologie di acquacoltura permettono la sostenibilità degli impianti e la salvaguardia di quell’animale meraviglioso che è lo storione e dove gli esemplari vivono in modo molto simile a quello selvatico. Oggi l’Azienda è condotta da Jenny, Giada e Joys Giaveri, 3 giovani imprenditrici che, con grande passione, continuano la tradizione di famiglia a fianco del padre. Infatti, negli Anni ’70 Rodolfo Giaveri, ebbe la grande intuizione di cominciare ad allevare le specie di storioni quando la pesca di questi ultimi (si trovavano in natura) fu totalmente bloccata con l’introduzione dello storione tra le specie in via di estinzione protette dal CITES. Gli allevamenti erano inizialmente destinati solo alla pesca sportiva o per la carne. Rodolfo inizio i primi anni ’70 con allevamento di anguille che esportava nei Paesi del Nord europeo. Caviar Giaveri alleva dieci diverse specie, il che permette di scegliere tra una ricca varietà di tipi di caviale eco–sostenibile ed è attualmente il parco storioni più vario del mondo. La strada adottata rispetto ai principi di sostenibilità fanno di Caviar Giaveri un’azienda “green” a 360°. L’attività è svolta nel rigoroso rispetto della natura, con una particolare attenzione all’integrità degli ambienti naturali, cominciata con il fondatore e, portata avanti ancora oggi, con l’utilizzo di acqua che sgorga direttamente all’interno della proprietà per garantire il benessere degli storioni e la qualità organolettica dei prodotti. L’azienda vende quasi il 90% del suo prezioso caviale all’estero. I principali Paesi d’esportazione sono Francia, Germania, Inghilterra, USA, Brasile, Canada, Sud Africa, Oriente (Giappone, Thailandia, Korea, Hong Kong), Medio Oriente e Australia oltre al mercato italiano.
Il rigore del processo produttivo è testimoniato dai certificati più autorevoli, come IFS higher level.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti del miele di tiglio)