Segreti in tavola
Pensavate di avere finito con le abbuffate delle feste, vero? E invece no! Perché oggi 2 gennaio è il Buffet Day, e quindi, con sommo dispiacere, ci toccherà celebrare questa meravigliosa usanza di origine francese.
Il buffet, inizialmente, era il nome di un mobile su cui si disponevano le vivande in modo che gli ospiti potessero servirsene. Il termine è originario del XVIII secolo, ma con il tempo è passato a indicare, invece dell’arredamento, la disposizione stessa delle portate e il servizio agli ospiti.
Questo perché il mobile buffet diventò sempre meno comune nelle abitazioni e praticamente relegato all’ambito ristorativo. Anche oggi i buffet si trovano, di solito, in situazioni in cui bisogna servire un gran numero di persone tutte insieme, quindi ad esempio cerimonie, contesti istituzionali, feste, convention aziendali.
Ultimamente sono nati anche tanti ristoranti specializzati in buffet, spesso con la formula all-you-can-eat, in cui ci si può servire a sazietà. E poi ovviamente rimane sempre un’ottima formula anche per feste private, a casa propria.
I buffet possono essere sia caldi che freddi, e di solito prevedono l’uso di posate, ma il segreto per organizzarne uno di classe senza l’ansia di ritrovarsi con una valanga di posate sporche è puntare sui finger food: non solo rustici, pezzi di pizza e tramezzini, ma anche piccoli sfizi più particolari, ad esempio cupcakes salati, tartine, polpette, o anche grandi classici della tradizione italiana, ad esempio lo gnocco fritto accompagnato da salumi.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Bloody Mary Day)