Segreti in tavola

28.04.2025
Fave fresche e fave secche: due “anime” della stessa pianta
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Le fave, uno dei legumi più antichi, si presentano in due deliziose varianti stagionali: fave fresche in primavera e fave secche in estate. Questo legume, con una storia affascinante che affonda le radici nell’antica Grecia e Roma, oggi è un ingrediente versatile e ricco di sapore nella nostra cucina.

Le fave fresche, raccolte tra aprile e maggio, sono tenere e dolci, perfette per essere gustate crude con pecorino e pane rustico, trasformate in una fresca crema per l’aperitivo con olio, limone e menta, o come protagoniste di primi piatti saporiti come pasta fave e guanciale o risotto con fave e ricotta salata. Ricorda di consumarle velocemente o conservarle in freezer dopo una rapida sbollentatura.

Le fave secche, ottenute dall’essiccazione estiva (giugno-luglio), richiedono reidratazione ma offrono una consistenza ricca e cremosa, ideale per piatti tradizionali come il macco di fave siciliano o la purea di fave e cicoria pugliese. Nella storia, le fave secche hanno rappresentato una preziosa risorsa alimentare, simbolo di abbondanza e salvezza nei periodi di carestia.