Segreti in tavola

19.07.2022
Domenico Villani ci svela i segreti dei formaggi: Il Salva Cremasco DOP
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Fin dalla fondazione Onaf ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel settore agroalimentare e divenire una voce obiettiva e autorevole, grazie alle innumerevoli iniziative che, insieme con i corsi, hanno contribuito alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni casearie di qualità. Ultima in ordine di tempo è l’istituzione dell’Albo delle “Città del Formaggio”.

Scopo dell’iniziativa è l’individuazione di Comuni che siano culturalmente ed economicamente sede di produzioni casearie e di eventi promozionali per il settore, rilevanti nel proprio contesto sociale. Ogni delegazione Onaf può ogni anno proporre al Consiglio direttivo nazionale un Comune per l’attribuzione del titolo, con precisa motivazione relativa alla scelta.

Il primo Comune insignito del titolo è stato, nel 2020, Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento, proclamato in occasione di “Caseus Siciliae Trinacria d’Oro” su iniziativa della delegazione siciliana dell’Onaf. Santo Stefano Quisquina dà il nome ad un noto formaggio Pat e ospita aziende che trasformano il latte di animali che vivono nei suggestivi pascoli dei Monti Sicani.La produzione casearia è parte integrante della cultura locale che da un quarto di secolo dedica ai formaggi un’importante sagra.

Sono invece tre le “Città del Formaggio” 2021: Bergamo, Bracciano (RM) e Novara di Sicilia (ME).
Bergamo è capoluogo della provincia che, a livello europeo, conta il maggior numero di formaggi Dop, oltre a numerose Pat e altri formaggi. La città ha ottenuto dall’Unesco riconoscimento per il patrimonio storico-culturale legato alla produzione di formaggio, che occupa un ruolo fondamentale nell’economia bergamasca. Dal 2015 Bergamo ospita “Forme”, manifestazione dedicata all’arte casearia italiana d’eccellenza.
La zona intorno al Lago di Bracciano è sede di una nutrita comunità di allevatori e casari. Alcuni di loro hanno fondato l’Associazione Formaggi Storici della Campagna Romana con lo scopo di riportare in vita formaggi di cui si erano perse le tracce e hanno svolto un importante lavoro sulla qualità del latte crudo, sui coagulanti vegetali (in particolare quello ottenuto dai fiori del cardo selvatico) e sulla stagionatura naturale in grotte di tufo. Sono così rinati formaggi come il Pressato a mano e il Caciofiore di Columella, considerato antenato del Pecorino Romano.
Novara di Sicilia è storicamente sede di una nutrita comunità di allevatori e casari. Prodotto di punta del territorio è il Maiorchino, formaggio a latte ovi-caprino misto. A questo formaggio il Comune dedica ogni anno una sagra, durante la quale tra l’altro le forme di Maiorchino vengono utilizzate per il lancio della “ruzzola” in sostituzione del disco di legno usato solitamente per questo gioco su altre piazze.

 

A seguito della nomina di “Città del Formaggio” del Comune di Bracciano, si comunica che la proclamazione ufficiale ci sarà  Sabato 15 Maggio.
La cerimonia, condotta dal Direttore di RAI News 24,  Andrea Vianello, sarà trasmessa in streaming a partire dalle ore 17.00 e potrà essere seguita sul canale Youtube dell’Onaf  https://www.youtube.com/user/onafitalia  e sulla pagina facebook del Comune di Bracciano https://www.facebook.com/comunedibracciano/ .

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