Segreti in tavola

12.12.2019
Cipollotto nocerino DOP
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– Vi piacciono le cipolle ma hanno un sapore troppo forte per voi?
– Allora provate i cipollotti nocerini! Si tratta di un prodotto tutto campano, fondamentalmente bulbi di cipolle non completamente formati, e proprio per questo motivo dal sapore molto più dolce e meno acre e pungente, anche quando vengono mangiati crudi.
– Il cipollotto nocerino è un prodotto riconosciuto DOP dal 2008, perché viene coltivato nei terreni di origine vulcanica, estremamente fertili, dell’area vesuviana. La tipologia di terreno e il clima mite della zona consentono di ottenere un prodotto di elevato pregio, che non potrebbe esistere altrimenti. Non solo: la coltivazione della cipolla nell’area di Pompei e del Sarno ha origini veramente antichissime. Pensate che ne esistono testimonianze in dipinti rinvenuti nella Pompei antica!
– Il cipollotto nocerino DOP ha il bulbo tenero, bianco, di forma pressoché cilindrica, con un leggero rigonfiamento alla base delle foglie. La polpa è succulenta e di sapore dolce, mentre le foglie sono lunghe e verdi, di forma lineare.
– I cipollotti nocerini, così come le cipolle, contengono molte sostanze benefiche per il nostro organismo, tra cui flavonoidi e polifenoli. L’abbondanza di minerali contenuti nel terreno vulcanico fa sì che i cipollotti nocerini siano particolarmente ricchi di oligoelementi.
– In cucina, il cipollotto nocerino è particolarmente richiesto sui mercati nazionali ma anche internazionali. Spesso si gusta fresco, accanto a insalate verdi o pomodori, ma è anche un ottimo ingrediente per primi piatti o usato per insaporire svariate portate.
– Vi racconto un segreto, una ricetta antichissima con il cipollotto nocerino DOP, citata addirittura da Lucrezio nel De Rerum Natura!

Ricetta Terrina Lucreziana

INGREDIENTI: 500 g di cipollotti nocerini DOP,
1 cucchiaino di pasta d’acciughe,
1 cucchiaio di salsa di soia, olio extravergine d’oliva,
aringhe affumicate,
2 cucchiai di miele,
Marsala secco,
santoreggia o mentuccia.
In alternativa al Marsala secco si possono usare aceto bianco con mosto cotto

pulire 500 g di cipollotti, eliminando la parte più verde delle foglie ma lasciando qualche centimetro al di sopra del bulbo. Mescolare e far scaldare in una pirofila 1 cucchiaio di salsa di soia, 1 cucchiaino di pasta d’acciughe, 3 cucchiai d’olio e mezzo bicchiere d’acqua. Poi tagliare i cipollotti in 2 per lungo e disporli ordinatamente nella pirofila. Portare all’ebollizione e, a metà cottura, aggiungere 3-4 filetti di aringa affumicata, tagliati a strisce per traverso. Non mescolare mai: per distribuire il sugo scuotere e inclinare la pirofila. Prima della cottura completa, sciogliere 2 cucchiai di miele in 2 cucchiai di Marsala secco e versare su cipolle e aringhe. Spargere di santoreggia e far bollire. Servire tiepido con del pane tostato.