Travel Experience
Amici oggi vi porto nella penisola più bella del Mediterraneo la nostra bella Italia e andiamo a Catania. Ho voluto assolutamente visitare la città siciliana nota per il suo vulcano attivo 365 giorni all’anno, famoso per le sue costanti attività sismiche. E’ noto che le sue eruzioni hanno molte volte causato la distruzione del suolo e dei centri abitati. L’ultima ricostruzione storica della città risale al 1693, in piena epoca barocca, grazie alla quale l’architettura ha costituito un perno fondamentale della città vecchia e per questo mi è stato possibile ammirarne la bellezza nella mia visita.
Mi è stato fatto notare che la materia prima usata per la costruzione delle abitazioni, e delle strade stesse, è il basalto, ovvero una pietra lavica che deriva proprio dall’Etna. E’ uno degli strati maggiormente resistenti e anticamente utilizzato nell’edilizia. La mia visita catanese era comunque cominciata dal Castello Ursino, edificato nel XIII secolo, nato come un forte militare in un promontorio che dava sul mare; a seguito della colata lavica del 1669, la struttura ora è cambiata e si circonda di un terreno livellato, costituito da pietra lavica. Nel 1934, in epoca fascista, venne restaurato la prima volta e fornito di toni di archeologia medievale, rinascimentale e moderna, per diventare, nel 1988, un monumento di patrimonio storico e culturale, davvero una meraviglia.
Da lì mi sono spostato a Piazza Duomo, la piazza principale di Catania, riconoscibile per la statua dell’elefante, simbolo della città, che con mia sorpresa nascondeva un accesso al sottosuolo dove scorre il fiume Amenano.
Mi è stato possibile accedervi dalla cattedrale di Sant’Agata, la patrona Catanese, per ammirarne il flusso che sfociava in mare nel golfo di Catania. Ma Catania mi incuriosiva anche per una sua peculiarità culinaria, la carne di cavallo. Mi è bastato girare nelle zone della Catania vecchia, dove ho trovato molte delle antiche “trattorie” e semplici furgoncini da strada che servivano la carne di cavallo in tutte le sue forme, dagli hamburger alle polpette e anche la salsiccia, io devo dire non ho particolarmente gradito più per rispetto dell’animale che per il gusto.
Poi non potevo non andare al Monastero dei Benedettini di San Nicolò La Rena, costruito nel XII secolo e considerato il secondo monastero per grandezza d’Europa.
L’ho trovato nel centro storico di Catania, a piazza Dante, ammirando un complesso monumentale e storico di grande valore, in una posizione strategica, che bisognava assolutamente visitare , per chi come me voleva immaginare la città nel suo periodo di splendore, in realtà credetemi, ancora oggi ai massimi livelli.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Sanremo)