Segreti in tavola

16.12.2022
Carlo Catani ci racconta il progetto “L’Altra Cucina… per un Pranzo d’Amore”
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Il 20 dicembre sette chef creativi preparano i pranzi per i carceri di Roma, di Milano, di Modena e di Firenze.
L’associazione culturale Tempi di Recupero coinvolta da Prison Fellowship Italia, il 20 dicembre porta 7 chef in 4 carceri italiane per realizzare altrettanti pranzi di Natale per i detenuti, all’insegna del recupero della gastronomia ma in questa occasione con un valore trasversale. Filippo La Mantia (Filippo La Mantia, Milano) e Antonio Ziantoni (Zia Restaurant, Roma) cucinano per il carcere femminile di Rebibbia a Roma; Cesare Battisti (Ratanà, Milano) e Eugenio Boer (Bu:r, Milano) per il carcere di Opera a Milano; Ivan Milani (Villa Monty Banks, Cesena, FC) e Massimiliano Poggi (Massimiliano Poggi Cucina, Trebbo di Reno, BO) per la casa circondariale Sant’Anna a Modena; mentre a Firenze Niccolò Palumbo (Paca, Prato, FI) cucina per l’istituto minorile Meucci di Firenze.
I quattro pranzi, per ben oltre 500 commensali, sono pensati per offrire alle detenute e ai detenuti un momento di condivisione, convivialità e gusto durante il periodo natalizio e sono realizzati grazie alla disponibilità delle associazioni, dei volontari e degli chef coinvolti.
La collaborazione di Tempi di Recupero con il progetto “L’Altra Cucina… per un Pranzo d’Amore” promosso dall’associazione Prison Fellowship Italia, è nata nel 2021 per il carcere di Opera e visto il successo e la stima reciproca si è consolidata ed è cresciuta quest’anno coinvolgendo Tempi di Recupero per quattro carceri dei 21 su cui operano.
Prison Fellowship Italia Onlus è un’organizzazione federata da Prison Fellowship International, che tramite programmi comprovati porta avanti un progetto di giustizia riparativa, sostenendo i carcerati, le loro famiglie e quelle delle vittime attraverso una rete globale di soci e volontari (www.prisonfellowshipitalia.it).
Il 1 dicembre, al ristorante Villa Monty Banks, ha inoltre avuto luogo una cena di raccolta fondi preparata dagli chef Ivan Milani (chef resident) e Massimiliano Poggi. Il progetto è supportato anche da CheftoChef Emilia Romagna Cuochi.
L’Associazione Culturale Tempi di Recupero racconta storie ed organizza iniziative conviviali al fine di valorizzare le materie prime e le produzioni nella loro integrità, e insieme mantenere viva la tradizione e la memoria. Il tutto collaborando con chef, osti, azdore, gelatieri, vignaioli, artigiani e bartender, che fanno del recupero la loro filosofia. Tempi di Recupero identifica questo approccio sostenibile in gesti quotidiani e speciali allo stesso tempo, che possano accrescere la sensibilità nei confronti dell’uso integrale delle materie prime e degli alimenti in generale, come occasione gastronomica, in maniera gioiosa e stimolante.
Nel 2013 a Faenza, all’Osteria della Sghisa, prende il via il progetto Tempi di Recupero, ideato da Carlo Catani. Più di 60 tra chef stellati, osti, azdore (figura mitica romagnola, la regina del focolare domestico) si sono succeduti ai fornelli per proporre ricette a base di quinto quarto, ricette del giorno dopo o per riportare in luce antiche ricette dimenticate e materie prime apparentemente meno nobili e meno conosciute. Negli anni si sono succedute iniziative, cene ed eventi a tema recupero – 100 fino ad oggi -, e la pubblicazione del libro: “Tempi di recupero. Scarti, avanzi e tradizione nelle cucine dei grandi chef” (Quinto Quarto Edizioni) nel 2018. Nel novembre 2019 l’associazione lancia la Tempi di Recupero Week, evento che vede coinvolte realtà legate all’enogastronomia in tutto il mondo. Dal 2020 ha riproposto l’evento in versione digitale e delivery nel periodo di pandemia, e dal 2022 torna in versione integrale e
riapre l’ottimismo per i nuovi progetti.
Nel 2021 l’associazione lancia la prima edizione del Festival del Recupero di Pianetto, come incontro e confronto della rete tra soci e pubblico, con degustazioni, piatti, prodotti artigianali e convivialità, che si ripete nell’ottobre 2022 raggiungendo un grande successo in termini di numeri e soddisfazione di tutti i partecipanti.
Negli anni si uniscono alla Rete del Recupero i gelatieri, i vignaioli e gli artigiani e gli ultimi in ordine di tempo i bartender del recupero.
Tempi di Recupero partecipa e collabora con diversi eventi come Slow Fish, Cheese, Al Meni, il Salone del Gusto Terra Madre, il Festival della Biodiversità a Milano, Ecomondo, La Rebel Food Exp a Lecce e numerosi incontri e presentazioni. L’associazione propone inoltre consulenze, contenuti e catering per aziende, associazioni e imprese sui temi del recupero, della cucina circolare e della sostenibilità.