La capitale del Bengala Occidentale, Calcutta, è una città che rappresenta il futuro e la storia passata dell’ India; e come tutte le città di quello che definisco il continente India, è ricca di contraddizioni e contrasti, e considerando la vastità della metropoli vi posso segnalare solo alcuni spunti.
La vita a Calcutta è inquietante e folle.
Un‘umanità in continuo movimento  che ci fa sentire parte di un formicaio brulicante di vita. Ce ne rendiamo conto ad esempio attraversando l’Howrah Bridge che unisce le due sponde del fiume Hooghly. Le tracce del passato della dominazione inglese, le possiamo incontrare con una visita al Victoria Memorial Hall, monumento in onore della regina Vittoria, di cui consiglio soprattutto una visita al parco. Ma se volte andare a caccia di colori locali non rinunciate al Malik Ghat, il mercato dei fiori, sulle sponde del fiume. Qui sarete circondati da bancarelle colme di fiori dai mille colori, in un ambiente che vi trasmetterà una gran gioia di vivere. Non vi fate spaventare dalla sporcizia che in questa città non manca ma cercate di capire il senso che gli indiani danno alla vita, con i loro templi come quello di Dakshineswar dedicato alla dea Kali o ai cinque del complesso di Pareshnath. Se poi avete bisogno di raccolta e consapevolezza, recatevi a visitare la casa di Madre Teresa, lì una mano è sempre ben accetta.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Phi Phi Island)