Segreti in tavola
Ha un nome praticamente impronunciabile, ma noi glielo perdoniamo perché è una delle zuppe di pesce più buone e famose al mondo, tanto che oggi è la giornata dedicata proprio a lei: la bouillabaisse.
Ogni 14 dicembre dunque si festeggia questa ricetta diffusissima e antichissima, pare infatti che le sue origini risalgano al 600 a.C. Il suo nome deriva dall’occitano, dai due verbi bolhir (bollire) e abaissar (cuocere a fuoco lento).
La bouillabaisse è tradizionale della Provenza, ma è molto diffusa anche in Italia, in particolare in Liguria. Abbiamo tante altre varianti regionali molto simili, come il cacciucco o il brodetto di pesce.
La bouillabaisse viene però considerata particolarmente pregiata perché vi si aggiungono ingredienti particolari e sfiziosi, come lo zafferano. Per quanto riguarda i pesci utilizzati, questi variano molto a seconda della fantasia dello chef, ma i più comuni sono scorfano, triglia, pesce san pietro, rana pescatrice, grongo, gallinella, dentice, rombo, cefalo o nasello.
Esistono poi alcune versioni più elaborate in cui si utilizzano anche crostacei come granchi o aragoste, ricci di mare, polpi o molluschi vari. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
Il segreto è fare in modo che ci sia varietà nel piatto, ma soprattutto trovare il giusto equilibrio. I pesci più piccoli e meno pregiati sono ottimi per fare il brodo, mentre è bene che ci sia almeno un pesce nobile da consumare intero. È una buona idea poi aggiungere almeno qualcuno dei molluschi e crostacei più comuni, ad esempio cozze e gamberi. La regola d’oro, comunque, è servire il tutto con croutons di pane abbrustolito e della Rouille, una salsa di accompagnamento fatta con pane, fumetto di pesce, aglio, tuorlo, olio d’oliva, zafferano e peperoncino. Bon appétit!