Segreti in tavola

02.05.2018

Avete mai sentito parlare del fagiolo azuki?
È un legume molto diffuso in Asia Orientale, e forse ne avete sentito parlare con il nome di fagiolo rosso. Si tratta di una pianta della famiglia delle Fabacee, un piccolo arbusto che produce baccelli con semi simili ai fagioli, ma più piccoli e di colore rosso scuro, con una linea bianca vicino all’occhio.

Purtroppo in Italia i fagioli azuki sono ancora poco diffusi, ma in Cina e in Giappone si consumano regolarmente; pensate che in Giappone è il legume più consumato dopo la soia!

Nelle cucine orientali i fagioli azuki di solito vengono utilizzati per creare una purea dolce, macinandoli e facendoli bollire con lo zucchero. Ma non mancano altre applicazioni, per esempio in zuppe o con il riso.

Ciò che rende questi fagioli particolarmente interessanti è il loro enorme apporto di sostanze nutritive e benefiche. Infatti sono ricchi di proteine, fibre, fitosteroli, lecitine, sostanze antiossidanti, e sali minerali, soprattutto ferro e magnesio. Contengono anche tanto acido folico e altre vitamine del gruppo B, e sono privi di glutine. Hanno proprietà depurative e diuretiche, sono facilmente digeribili e poveri di grassi. Insomma, un toccasana!

Come tutti i legumi, i fagioli azuki richiedono un minimo di preparazione. Ecco i segreti per cucinarli come fanno in Giappone:
Lasciate i fagioli azuki in ammollo per almeno 6 ore in acqua fredda con un pezzettino di alga kombu. C’è chi sostiene che si può utilizzare l’acqua di ammollo per la cottura, ma io vi consiglio di cambiarla; conservate però l’alga kombu, che aggiungerete all’acqua bollente in cui farete cuocere i fagioli azuki per almeno mezz’ora. L’acqua di cottura è ricca di sali minerali e sostanze benefiche e può essere bevuta o utilizzata per innaffiare le piante.
Una volta pronti, potete aggiungere i fagioli azuki a minestre, riso, insalate, o semplicemente condirli con un filo d’olio o salsa di soia e gustarli da soli!