Cinema e Serie Tv

25.11.2020

Oggi è la Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne. 
Quando si parla di violenza il primo pensiero è giustamente rivolto a quella fisica, croce che tante donne portano silenziosamente sulle loro spalle. Una piaga sociale perché per certe donne si amplifica una situazione grave generalizzata, che esiste anche fuori dalle loro abitazioni, lontana dai loro picchiatori, che dovrebbero amarle.
Molte volte infatti la violenza non è solo fisica e non avviene soltanto dentro le mura domestiche. La violenza avviene sul lavoro, quando si è vessate dal proprio capo, quando nel tentativo di trovare un lavoro si finisce invece per essere molestate, quando non si viene assunte se si ha un’età in cui si possono auspicabilmente desiderare (e avere) dei figli. Si potrebbe continuare all’infinito. Sono violenze sui diritti.
La violenza fisica è la rappresentazione più crudele e spietata di una condizione femminile che ha ancora molta strada da fare anche a livello di pregiudizi e giudizi nei confronti delle donne.

Oggi abbiamo selezionato tre storie di donne del cinema italiano che ci raccontano alcune storie vere, come Nilde Iotti, altre provenienti da storie inventate ma sicuramente rappresentative di migliaia di storie vere.

STORIA DI NILDE  (2019)
Una docuserie dedicata alla prima politica nella storia dell’Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, Nilde Iotti. Ripercorrendo le sue vicende umane e politiche si narra la sua storia, quella di una donna che ha dato un grande contributo alla storia del nostro paese e alle conquiste di civiltà nonché, e soprattutto, all’emancipazione femminile.
Il racconto prende liberamente spunto da un fatto realmente accaduto: l’arrivo di una lettera inviata all’Avanguardia da una ragazza che lamentava le imposizioni da parte del suo fidanzato in merito alle proprie scelte di vita, alla quale Nilde Iotti aveva risposto personalmente sul giornale spronando la giovane a prendere in mano la propria vita con autonomia e libertà.
Il rapporto di finzione tra Nilde Iotti e questa ragazza, Rosanna, è il filo conduttore della narrazione fiction, che segue la vita di Nilde fin dai suoi primi passi nella politica.
Autorevolezza politica, grande carisma, capacità di dialogo sono le caratteristiche che le appartenevano nel pubblico ma è anche la sfera privata ad essere inclusa. Nella serie anche la sua storia con Palmiro Togliatti. Un personaggio che per la sua intelligenza è stata amata in primis proprio dalle donne.

 

SCUSATE SE ESISTO!  (2014) 
Serena è una giovane architetta di successo, a Londra. Qui infatti le sue capacità vengono adeguatamente apprezzate e riconosciute. Tuttavia spinta da una forte nostalgia per l’Italia decide di tornare nonostante le avversità. Serena è nata in un piccolo paese dell’Abruzzo e deciderà di trasferirsi a Roma dove troverà diversi lavori, 3 per l’esattezza, per arrivare a fine mesi. Nessuno di questi è all’altezza delle sue aspettative, delle sue capacità e dei suoi studi.
Fino a che non viene a conoscenza di Corviale, mostro ecologico e visivo alla periferia di Roma che attraverso un bando del comune può essere riqualificato. Ecco che Serena si mette a studiare e prepara un progetto avveniristico. Quando lo sottoporrà al comune lo farà usando il suo cognome come nome e il suo nome come cognome: da Serena Bruno diventa Bruno Serena e si spaccia per un uomo. Questo perché “non daranno mai un progetto così importante ad una donna”, come recita una battuta del film.
Un’opera comica ma di grande acume sociale dove il cast è eccezionale e dove anche l’amicizia, quella tra la Cortellesi e Raoul Bova (il suo capo nel ristorante dove fa la cameriera, bello e impossibile ma gay, quindi destinato a diventare amico fraterno) è un valore centrale.

 

L’AMORE RUBATO (2016) 
Il film è stato presentato in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre, nel 2016.
Narra le storie di 5 donne di estrazione sociale diversa, ognuna vessata diversamente dagli uomini. Principalmente gli aguzzini sono i loro compagni. Marina è sottomessa a un marito despota e violento con lei e con il loro figlio, Angela è vittima di una gelosia maniacale da parte di un nuovo compagno, Anna entra in vortice di tossicodipendenza nei confronti di una relazione malsana fatta di scatti d’ira e pestaggi. Poi c’è Alessandra di umili condizioni, che durante l’orario del suo modesto lavoro subisce violenza dal suo datore di lavoro.
Una composizione di storie emotivamente d’impatto che fa riflettere e, magari, reagire.
Un film drammatico  diretto da Irish Braschi, liberamente tratto dall’omonima raccolta di racconti di Dacia Maraini.

 

(Se l’hai perso leggi l’articolo dedicato ai 3 film non scontati sull’adolescenza)