Next Museum, lo spaziomultimediale, immersivo e tecnologico dove la cultura gioca con la tecnologia ospita “Monet e gli Impressionisti – Digital Experience”.
La mostra celebra i 150 anni dalla prima mostra degli impressionisti, realizzata nella primavera del 1874 nello studio parigino del fotografo Nadar.
Gli oltre milleduecento metri quadri di esposizione sono suddivisi in diverse aree che seguono una narrazione semplice, adatta a tutta la famiglia, perseguendo sempre l’obiettivo dell’edutainment, ossia educare intrattenendo. Nella curatela si analizzano in primis gli spunti che portarono a una tecnica diversa, considerata come la novità più dirompente nel processo di evoluzione della pittura. Il dipingere en plein air per esprimere la volontà precisa di rappresentare la luce naturale, per cogliere la bellezza pura dei contrasti tra luci e ombre, con colori forti, vividi, reali. Si spiega al visitatore – con un allestimento supportato da monitor che esaltano i movimenti dei quadri
più celebri – la corrente dell’Impressionismo che imprime sulla tela gli effetti di luce che colpiscono l’occhio ancor prima che il cervello.
Una tavolozza di sfumature che cambia a seconda delle stagioni, tematica intorno alla quale si dipana il file rouge dell’esposizione.
Nella ricerca dell’attimo luminoso, i maggiori esponenti dell’Impressionismo ritraggono il progredire delle stagioni dipingendo terra, mare, fiumi, scogliere, alberi, fiori, prati, che mutano a seconda del periodo dell’anno. Dettagli vivi sempre diversi, proprio come quelle ninfee che Monet dipinge oltre duecento volte guardando lo stesso stagno, a riprova di quanto possa essere bella e mutevole la stessa cosa ogni giorno.
Ogni stagione vede un colore predominante che gli Impressionisti colgono assieme al movimento.
Info: nextexhibition.net