Il sole filtrava tra le colorate tende a strisce dell’English Market, illuminando banchi stracolmi di prodotti freschissimi. L’odore intenso di pesce appena pescato si mescolava a quello dolce del pane appena sfornato, creando un’atmosfera che avvolgeva i sensi. Mi ritrovai a vagare tra le bancarelle, ammirando le vivaci tonalità dei formaggi locali e l’abbondanza di frutta e verdura di stagione. Una signora cordiale mi offrì un assaggio di un formaggio cremoso, raccontandomi con orgoglio la sua produzione artigianale.

Uscito dal mercato, mi diressi verso il fiume Lee. La leggera brezza portava con sé il suono delle risate dei bambini che giocavano nei parchi e il caratteristico accento irlandese delle conversazioni. Mi sedetti su una panchina e osservai le barche che scivolavano lentamente sull’acqua. La pace di quel momento era interrotta solo dal cinguettio degli uccelli e dal rumoreggiare del fiume.

Decisi di salire sul campanile di Shandon. I gradini di pietra mi condussero sempre più in alto, fino a raggiungere la cima. Da lì, la vista era mozzafiato: la città si stendeva ai miei piedi, un mosaico di tetti rossi e strade acciottolate. Il suono delle campane, profondo e melodioso, mi avvolse completamente.

Tornando a terra, mi sentivo parte integrante di questa città vibrante e accogliente. Cork mi aveva conquistato con la sua autenticità, la sua bellezza e la sua calda ospitalità.