Segreti in tavola

26.11.2024
Domenico Villani ci svela i segreti del Castelmagno DOP
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Il maestro assaggiatore Domenico Villani, una delle voci più autorevoli nel panorama caseario italiano, ci guida alla scoperta del Castelmagno DOP.

Prodotto esclusivamente nelle valli grane, questo gioiello della tradizione casearia piemontese è un must per gli amanti dei formaggi di qualità.

Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, legate indissolubilmente al territorio montano. Il latte, proveniente da vacche allevate allo stato brado sui ricchi pascoli alpini, viene lavorato secondo antiche tecniche artigianali, tramandate di generazione in generazione.

Caratteristiche che Fanno la Differenza

  • Forma e crosta: Cilindrica, con una crosta naturale che evolve nel tempo, passando dal giallo-rossastro iniziale a tonalità più scure e rugose.
  • Pasta: Semidura, con venature blu-verdastre caratteristiche dell’erborinatura naturale, ottenuta senza l’aggiunta di muffe artificiali.
  • Sapore: Intenso e complesso, con note di frutta secca, fieno e un retrogusto leggermente piccante.

Il Castelmagno DOP si declina in due tipologie:

  • Prodotto della montagna: Più intenso e persistente, perfetto per i palati esigenti.
  • Di alpeggio: Più fresco e delicato, ideale per chi ama i sapori più leggeri.

In Cucina: Un Ingrediente Versatile

Il Castelmagno DOP è un ingrediente versatile che si presta a molteplici preparazioni:

  • Tagliere di formaggi: Un classico intramontabile, perfetto per un aperitivo o un antipasto.
  • Insalate: Aggiunge un tocco di cremosità e sapore a insalate miste o di stagione.
  • Primi piatti: Ideale per arricchire risotti, paste fresche e gnocchi.
  • Secondi piatti: Si sposa alla perfezione con carni rosse, selvaggina e verdure grigliate.

Abbinamenti Perfetti per un’Esperienza Unica Per esaltare al meglio le sue caratteristiche, si consiglia di abbinare il Castelmagno DOP a vini rossi corposi del territorio, come il Dolcetto di Diano d’Alba o il Barbaresco.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola)