Nei miei viaggi spesso uno dei motivi che mi ha portato a farli, e’ la ricerca dell’ecosistema perfetto, e questa volta vi porto in un posto che risponde a questi requisiti, un’isola brasiliana che si chiama Fernando de Noronha, per l’ecosistema quest’isola brasiliana è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per questo gli arrivi sull’isola sono contingentati, io infatti sono arrivato con un permesso del consolato, in questo paradiso incontaminato nell’Oceano Atlantico. Al mio arrivo ho subito capito lo spirito del posto, la prima notte ho dormito in una semplice posada, ma, molto vicina ai luoghi per partire per delle escursioni eco-turistiche nella natura, lungo la Baía dos Golfinhos e il giorno dopo per la Costa dos Mirantes da cui ho potuto ammirare i celebri scogli Dois Irmãos
Venendo da un viaggio precedente stancante, Fernando de Noronha è stato, il mio momento di relax del viaggio in Brasile che avevo organizzato, passeggiando lungo dirupi sull’Oceano, sempre a contatto con una Natura degna di una puntata di Superquark.
Credetemi più che in spiaggia, a Baias dos Porcos o Baja de Sueste dove ho visto ed accarezzato le grandi tartarughe marine mi sembrava di essere in un documentario: grandi barracuda a pochi metri dalla riva, uccelli a caccia di pesciolini che si tuffano in acqua a pochi metri da me , squaletti di barriera che nuotano tra le onde che si infrangono a riva, decine di delfini che saltano in mare a pochi metri dalla spiaggia, a Noronha ho visto tutto questo coi miei occhi! Poi incredibili ristoranti,con cucine spartane ed improbabili mi hanno invece fatto assaggiare delle specialità brasiliane incredibili, uno su tutti, l’ Acarajé, si tratta nello specifico di un piatto di origine africana, che è formato da una pasta di fagioli fritta, a mo’ di hamburger, dentro alla quale vengono messi gamberi e peperoncino, li ho trovati veramente gustosi, ma la lunghissima preparazione, ha messo veramente a dura prova la mia pazienza, quindi, non aspettarti un servizio rapido, i brasiliani se la prendono molto comoda, rischiate di ordinare il piatto all’arrivo, e di riuscire a mangiarlo al momento della partenza.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Phi Phi Island)