Segreti in tavola

12.06.2023
Oggi nel mondo si festeggiano i Falafel!
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Avete mai assaggiato i falafel? Se non l’avete mai fatto oggi è il giorno giusto, perché è l’International Falafel Day, ovvero la festa della polpetta veg più amata al mondo!

Sembra che le sue origini siano egiziane: in lingua copta la parola pha la phel significa “molti fagioli”, e infatti il piatto è ancora molto consumato dai Copti in occasione delle festività religiose. 

Ed è anche vero che in Egitto i falafel non mancano mai a tavola, neanche a colazione! Di solito sono verdi perchè si preparano con le fave secche, che vengono messe a mollo, cotte e poi tritate con varie spezie, erba cipollina, sale, pepe, prezzemolo e tanto aglio. C’è anche chi ci aggiunge un po’ di farina di ceci o due uova, anche se non sono previsti nella ricetta originale. L’ingrediente responsabile di quel suo colore verde acceso e di quel suo sapore speciale è il korrat, una varietà di porro più piccola molto diffusa e coltivata in Egitto, che è praticamente impossibile da trovare in Italia. In particolare si usano le sue foglie fresche, che vengono tritate e unite all’impasto dei falafel.

Quando la ricetta si è diffusa in tutta la cucina levantina, le fave sono state sostituite dai ceci e i falafel sono diventati parte integrante della tradizione gastronomica in Palestina e in Israele, dove, dal momento che sono un piatto vegetariano, i falafel permettevano di rispecchiare i dettami della cucina kosher e accompagnarsi sia alla a carne che al pesce.

I Falafel sono il piatto della condivisione e della cordialità: la tradizione mediorientale vuole, infatti, che queste polpette di legumi vengano gustate insieme a delle salse a base di yogurt, tahina oppure hummus e paprika. Vengono poste al centro della tavola e prese con le mani, segno di familiarità e condivisione, e poi intinte nelle varie salse.

Oggi sono spesso venduti come street food, normalmente si usano per farcire le pite, il pane piatto lievitato dalla forma rotonda, tipico della cucina Medio orientale e del Mediterraneo in particolare della Grecia, insieme a hummus, tahina, yogurt, pomodoro, melanzane grigliate. Sono  vegani, sono anche un piatto abbastanza sano: i ceci non contengono colesterolo, e questo compensa la frittura.

Il mio segreto per realizzarli al meglio è, dopo aver tritato tutti gli ingredienti, lasciar riposare il composto in frigorifero per almeno un paio d’ore, preparare le polpettine e passarle nel pangrattato, quindi friggerli fino a quando non saranno dorate da entrambi i lati.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al salmone norvegese)