Travel Experience
Oggi vi accompagnerò a visitare un luogo in cui l’uomo con la sua imperizia ha fatto scempio della natura dando luogo ad uno dei più grandi disastri ambientali mai avvenuti. Oggi vi accompagnerò sul lago Aral, o meglio su quello che ne rimane. Ci troviamo tra l Uzbekistan ed il Kazakistan dove un tempo si poteva ammiarare il mare di Aral, lago salato di origine oceanica, oggi possiamo sostanzialmente ammirare un deserto. Gia dai primi anni quaranta per volere dell’Unione Sovietica inizio una campagna volta alla coltivazione del cotone per il quale era necessaria una immensa quantità di acqua. Per poter realizzare il faraonico progetto venne realizzata una fitta rete di canali che si approvigionavano dagli affluenti del lago. I canali vennero costruiti con imperizia e molta molta negligenza tanto che si calcola venisse sprecato fino al 75 % dell’acqua canalizzata. Anno dopo anno il livello del lago si e’abbassato fino praticamente a scomparire come del resto era stato previsto e voluto dalle autorità che avevano promosso il progetto. Secondo chi aveva condannato il lago Aral, al suo posto sarebbe stato possibile installare coltivazioni necessarie alla popolazione peccato che il ritiro delle acque abbia fatto innalzare la salinità nel terreno e niente sia più coltivabile in queste terre. Oggi nel deserto del lago Aral potete vedere le navi che un tempo galleggiavano sulle sue acque adagiate sulla sabbia un monumento all’arroganza di alcuni.