Good Life
Non sappiamo più ascoltare. Siamo assediati, anche per effetto delle informazioni che arrivano dai dispositivi elettronici, da informazioni e parole. Eppure ascoltare è un’arte, indispensabile per sviluppare buone relazioni umane. E anche per imparare. Più ascoltiamo, più impariamo. E più abbiamo la possibilità di avvicinarci agli altri. Ma come si impara ad ascoltare? Quali sono i modi più efficaci? Quando si ascolta serve il silenzio, anche dentro se stessi. E non perdersi nella palude alla risposta preconfezionata a ciò che l’altro, o gli altri, stanno dicendo. Più che alla successiva nostra risposta dobbiamo concentrarci sulle sue\loro affermazioni. E magari aiutarli a chiarirle, incoraggiandoli, con qualche domanda, a renderle più esplicite. La chiarezza aiuta l’ascolto. L’ascolto attivo. È quello che funziona meglio, mettendo a proprio agio chi parla. Non abbiamo ansia, non siamo aggressivi, poco sinceri. Siamo pronti a valutare la complessità di un ragionamento ed evitiamo qualsiasi semplificazione eccessiva. Questo si chiama anche ascolto di qualità: empatico, attento, e innanzitutto non giudicante. Esistono regole del galateo che sono molto utili per ascoltare: non interrompere, seguire la conversazione, mostrare interesse, guardare negli occhi, non mostrarsi annoiato, non dare segni di impazienza. E innanzitutto spegnere lo smartphone e qualsiasi apparecchio elettrico o elettronico nelle vicinanze.
(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato a latte e miele)