Travel Experience
Amici oggi vi parlo di un viaggio sognante, il mio viaggio ad Aqaba, unica finestra sul mar Rosso, terra di tre confini in poche decine di chilometri Egitto, Israele, Arabia Saudita, tutti a portata di sguardo, compreso quello sul salatissimo e surreale mar Morto. Di Petra vi ho parlato poco tempo fa, ma credetemi a livello di fascino segue subito a ruota Aqaba. Ad Aqaba ho cominciato dai dintorni, visitando, l’affascinante monte Nebo a pochi chilometri da Madaba: un avvolgente sito sacro su cui, per cristianesimo ed ebraismo, a Mosè, che qui sarebbe anche sepolto, fu mostrata da Dio la Terra Promessa. Io ci sono capitato in una giornata senza foschia ed ho potuto avvistare Gerusalemme, Gerico, la valle del Giordano, e l’antica città romana di Jerash/Gerasa, poi con una jeep siamo arrivati al deserto del Wadi Rum, dove in un comodo camping abbiamo dormito sotto le stelle, per poi partire il mattino dopo seguendo le orme del britannico Thomas Edward Lawrence, meglio noto come Lawrence d’Arabia, In realtà io inseguivo anche altri miti, perché sapevo che in questa zona sono stati girati tanti film compreso l’ultimo “Star Wars- L’ascesa di Skywalker”, insomma più che Lawrence, al mattino dopo, mi sono sentito uno Jedi. Dopo due ore di macchina siamo arrivati ad Aqaba città , che da subito mi è sembrata un’oasi, apparendomi all’improvviso, e mostrandomi una sua identità ben definita, con tanti musei, architettura e arte ma soprattutto spiagge e mare. Ho subito visitato quindi , la zona costiera che ho trovato suddivisa in tre aree, la parte settentrionale dove si trovava la grande maggioranza degli alberghi, quella centrale, denominata Al Hafaier, piena di localini tradizionali sulla spiaggia dove mi sono rilassato bevendo un ottimo the all’ora del tramonto e infine la parte meridionale, nelle vicinanze del Marine Park, dove ho visitato la spiaggia pubblica più importante e frequentata. Ho trovato un mare spettacolare con una barriera corallina incredibile. Ma una tappa non potevo certo perdermela e quindi ho voluto noleggiare una Jeep per andare sul Mar Morto e facendo un po’ più di strada, 150 chilometri questa volta verso nord, sono arrivato in questa meraviglia della natura, la spettacolarità di quel luogo situato in una depressione del terreno a ben a 400 metri sotto il livello del mare, è stato fare il bagno e galleggiare come se si fossi dentro due mute subacquee, un’esperienza indimenticabile che davvero mi ha fatto capire che il viaggio meritava davvero.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Tel Aviv)