Correre sulla Route 66, vedere l’America rurale, quella dei cowboy o più in generale quella delle piccole cittadine che si incontrano lungo questa leggendaria strada, è un sogno che avevo e che sto condividendo con voi.  Ci tengo quindi a raccontarvi oggi quello che a livello paesaggistico è stato sicuramente il meglio visto durante questo viaggio.

Parliamo di sua maestà il Grand Canyon: mi soffermerò sulle località secondo me più iconiche. Lasciata quindi la Route 66 all’altezza di Williams, dove tra l’ atro vi suggerisco di visitare la Pete’s Route 66 Gas Station Museum, ci dirigiamo verso Nord ed entriamo tra panorami lunari e laghi circondati da foreste, ci dirigiamo a conoscere il castello di Montezuma. Scavata su una ripida parete rocciosa a 30 metri dal fondo valle, scopriamo questa antica dimora rupestre con una storia di circa mille anni risalente quindi ad epoca precolombiana.  Costituita da 5 piani e 20 camere che troviamo in una grotta naturale che.. come un nido d’ aquila proteggeva perfettamente in caso di attacco da parte dei vari male intenzionati. Oggi questa meraviglia rupestre è protetta come monumento nazionale.  Proseguiamo verso un altro gioiello che assolutamente dovrete vedere, il Marble Canyon. Sono 190 milioni gli anni che la natura sta lavorando per modellare questo luogo.  L’ arenaria è stata plasmata per apparire come una grande onda con venature che la percorrono trasversalmente. I colori della roccia sono i più incredibili e cambiano durante le ore del giorno. A questo punto, con gli occhi pieni di meraviglia, proseguiamo verso la nostra prossima meta Las Vegas. Il pezzo di oggi logical song – Supertramp. 

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato ad Oklahoma)