Segreti in tavola
Sapevate che in Veneto si produce più di metà del radicchio di tutta Italia? Proprio così, grazie al microclima perfetto e alla lunga tradizione di coltivazione del radicchio.
Tra le varie tipologie disponibili, il primo per superficie coltivata e quantità di produzione è quello di Chioggia. È un radicchio rosso, si può mangiare sia cotto che crudo ed è disponibile per gran parte dell’anno perché esiste sia il tipo precoce che quello tardivo.
Il radicchio di Chioggia è anche un prodotto sano e genuino, tanto che gli è stato riconosciuto il marchio europeo IGP. Si coltiva in vari comuni in provincia di Venezia, Padova e Rovigo. Si contraddistingue per il cespo tondeggiante e compatto, leggermente schiacciato all’apice, con foglie di colore rosso più o meno intenso con nervature centrali e secondarie bianche, sapore gradevolmente amarognolo e consistenza croccante (un po’ meno nel tardivo).
Il radicchio è una pianta che può vantare tante proprietà interessanti per il nostro organismo, soprattutto durante la stagione invernale: è infatti ricco di acqua, fibre, vitamine e sali minerali, soprattutto magnesio, ferro, manganese, fosforo e calcio. Inoltre contiene sostanze fenoliche antiossidanti e l’apporto calorico è molto basso.
Vi piace il radicchio ma non sopportate quando è troppo amaro? Non dovrebbe essere un problema con quello di Chioggia, che non è particolarmente amaro, ma se dovesse esserlo troppo per voi, non vi scoraggiate! Il segreto per risolvere questo inconveniente c’è, anzi, ce ne sono vari: la tecnica più classica è di lasciarlo a bagno per qualche ora nell’acqua fredda, eventualmente insieme a un po’ di aceto o limone, ma si può anche sbollentare per qualche minuto in acqua bollente prima di cuocerlo, eliminando l’acqua di cottura una volta che è diventata marroncina.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al cappuccino day)