Segreti in tavola

07.11.2022
#mangiamoitaliano – Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino DOP
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Avete mai sentito parlare della tinca? Si tratta di un pesce d’acqua dolce unico nel suo genere, che vive nei laghi, fiumi e canali di tutta Europa, ma in Italia, precisamente in Piemonte, possiamo vantare una tra le migliori al mondo!

Il suo nome ufficiale è tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, per gli amici (cioè per noi) tinca! È un prodotto DOP perché le peculiari caratteristiche del territorio in cui viene allevato questo pesce lo rendono particolarmente gustoso e ricco di sostanze benefiche.

Infatti l’altopiano nei pressi del comune piemontese di Poirino è ricco di laghetti naturali argillosi, l’habitat ideale per l’allevamento della tinca, le cui scaglie probabilmente assumono un colore dorato proprio per mimetizzarsi con il colore giallognolo di questi stagni.

Rispetto alla tinca proveniente da altre zone, quella di Poirino si distingue perché non sa di fango o di erba, e inoltre presenta delle carni particolarmente tenere e magre, ricche di vitamine e sali minerali preziosi. È facilmente riconoscibile, oltre che per il colore tendente al dorato, anche per la forma tozza del corpo.

La tinca gobba dorata è un ingrediente prezioso per la cucina del territorio. Va sempre cotta, ed è ottima sia da sola, sia sotto forma di patè, o come ingrediente di piatti di pasta e risotti. Insomma, ci si può sbizzarrire! Ma il segreto per valorizzare al massimo il gusto di questo pesce è mangiarlo in carpione, cioè fritto e marinato in aceto, vino bianco ed erbe aromatiche, come si fa in Piemonte!

Ecco la ricetta delle Tinche in carpione

Ingredienti (per 4 persone)
4 Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino DOP
Aglio
Prezzemolo
Vino bianco
Aceto
Olio EVO
Sale
Salvia
1 cipolla
Latte
Peperoncino
Farina

Procedimento
Pulite e squamate le tinche. Bagnatele con un po’ di latte, infarinatele e friggetele in olio bollente. Quando saranno croccanti e dorate, toglietele dall’olio e lasciatele riposare. Intanto tritate tre spicchi d’aglio e una cipolla, fateli imbiondire in padella con 2-3 cucchiai d’olio, poi aggiungete un peperoncino a pezzetti, alcune foglie di salvia, mezzo bicchiere di vino e un bicchiere di aceto diluito con un po’ d’acqua. Aggiungete un pizzico di sale. Raggiunto il bollore, versate la salsa sulle tinche, spolverate con il prezzemolo, poi coprite e lasciate riposare per almeno 24 ore. Si mangiano fredde e si conservano per diversi giorni.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al mercato di campagna amica di Verona)