Segreti in tavola

30.05.2022
Guide di Repubblica e i segreti di Novara
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Le Guide di Repubblica, dirette da Giuseppe Cerasa, dedicano un intero volume a Novara, alle sue straordinarie bellezze e alla provincia: il cuore cittadino e l’eredità lasciata da Antonelli, musei e teatri, piazze e palazzi, il polo universitario e gli eventi ma anche la storia e l’evoluzione della città, varcandone i confini per raccontare, tra i tanti itinerari proposti, il lago d’Orta e il lago Maggiore, le Terre dei Monaci e i castelli, i palazzi, le ville e i giardini storici che punteggiano la provincia in cui trionfano anche il verde e la natura. La Guida si muove tra scorci e suggestioni forte anche delle testimonianze di chi Novara la conosce come le proprie tasche: da Pietro Boroli a Mariella Enoc, da Antonino Cannavacciuolo a Cristina Chirichella, da Lorenzo Montipò a Riccardo Bertoncelli, da Marta Grassi a Marco Scardigli. Guai a dimenticare l’ampio capitolo dedicato agli artigiani e le pagine che accendono i riflettori sui ristoranti, sui luoghi del gusto, sulle strutture in cui trascorrere la notte, sui prodotti d’eccellenza e sul celebrato distretto della moda. A chiudere, le ricette degli chef con tutti gli ingredienti e i passaggi per replicare a casa le portate presentate.
Così Pietro Boroli, presidente di De Agostini Editore: “Mi piace passeggiare nel centro storico perché è un concentrato di opere d’arte. Ci sono il Broletto, con i suoi eleganti edifici disposti a quadrilatero attorno al cortile centrale, le forme neoclassiche del Duomo e il Battistero, un edificio paleocristiano del V secolo che si trova proprio sotto al Duomo stesso. Lì i restauri hanno riportato alla luce affreschi romani. Resti della stessa epoca si trovano anche nelle mura che un tempo servivano per proteggere il nucleo abitativo e che si possono ancora apprezzare nella corte del Castello Visconteo Sforzesco”. Quindi le parole, tra le tante raccolte in guida, di Cristina Chirichella, simbolo della pallavolo novarese: “Bastano pochi minuti per trovarsi in mezzo a boschi che in autunno si riempiono di castagne: adoro raccoglierle durante le gite. Oltre alle castagne sono amante della paniscia novarese. Certo, è un piatto un po’ sostanzioso, ma il riso, come le verdure, non mancano mai nella nostra alimentazione di atlete”. E ancora lo chef Antonino Cannavacciulo – “Aver investito in questo territorio è stato e continua ad essere per me motivo di orgoglio” – e Mariella Enoc, presidente del Bambin Gesù di Roma: “La stagione migliore secondo me è la primavera, quando gran parte delle risaie vengono sommerse dall’acqua trasformando il paesaggio in modo assoluto”.
Novara – dice Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica – è come una città sospesa tra la sua storia, le sue ambizioni, la sua identità e quelle suggestioni del territorio che la circonda. Arrivi davanti alla basilica di San Gaudenzio, alzi gli occhi al cielo e ti manca il fiato ammirando questo capolavoro dell’Ottocento, opera dello stesso Antonelli che realizzò la Mole nel capoluogo piemontese: 121 metri di bellezza da dove si ammirano la cortina innevata delle montagne e le cime dei grattacieli di Milano”.
Gli fanno eco Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Novara, e Alessandro Canelli, sindaco della città: “Viaggiare nel Novarese vuol dire immergersi in un racconto fatto di splendide architetture e tesori nascosti, immensi orizzonti tra la pianura del mare a quadretti, solcata da reticoli di canali e interrotta solo da filari di pioppi e vigneti che si arrampicano ordinati sulle dolci colline ai piedi del Monte Rosa”. Quindi Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte: “In questi anni di trasformazione delle nostre abitudini sono cambiate tante cose, abbiamo riscoperto il valore del turismo lento a contatto con la natura fuori dai rumori delle città. E anche qui la nostra bella provincia ha dato prova di grande maturità, per esempio con le visite guidate nei campi dove si coltiva il riso mettendo insieme cultura e il piacere di imparare cose nuove vivendo a contatto con la natura”.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola con le Guide di Repubblica dedicato all’Alta Murgia)