Travel Experience

25.02.2022
L’isola di Khizi: un museo a cielo aperto
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Nella mia vita ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo e uno dei Paesi che più mi ha impressionato, forse per la sua storia e per la sua cultura, è sicuramente stato la Russia. Ammetto di non aver avuto modo di scoprirla a fondo e scovare luoghi oltremodo particolari, ma ho comunque collezionato abbastanza ricordi per raccontarvi oggi di un sito, profondamente segnato dai secoli che, probabilmente proprio grazie a questo, è uno dei più suggestivi di tutto il territorio. Nella regione della Carelia, una delle 22 Repubbliche della Federazione Russa, si trova, tra le acque del lago Onega, l’isola di Khizi che è conosciuta  in tutto il mondo per le straordinarie strutture in legno, veri e propri gioielli architettonici che sono le preziosissime memorie artistiche ed etniche della Russia rurale del XIX secolo.
Camminando tra le vie di questo santuario storico scoprirete le case, i mulini, le fucine, e tutti gli altri edifici che custodiscono la storia radicata di questo luogo. Tutto qui è costruito con materiali e tecniche tipiche delle architetture rurali e ancora arredati da oggetti di uso comune: dal vasellame agli strumenti di lavoro, fino mobili e persino vestiti o anche da opere artistiche uniche che testimoniano tre lunghi secoli di arte del legno. Ma le strutture che più vi suggestioneranno e ammalieranno saranno le chiese: costruite nel corso dei secoli con tronchi di pino silvestre, ricoperte con assi di abete rosso e sormontate da una cascata di cupole in pioppo tremulo, sono le vere perle del posto. Senza l’uso di chiodi, non compresi dalla tradizione, bensì grazie alla sola abilità nell’incastro di tronchi intagliati con precisione, la Chiesa della Trasfigurazione del Signore e la Chiesa dell’Intercessione della Madre di Dio, si presenteranno ai vostri occhi come straordinarie opere della manualità di noi mortali e potrete anche voi ammirarle riconoscendo il prezioso tesoro che rappresentano.